Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha incontrato a Roma l’amministratore delegato e direttore generale di Enel Flavio Cattaneo. Al centro dell’incontro, l’importante novità rispetto al rigassificatore di Porto Empedocle: la Regione ha infatti approvato il decreto di proroga della scadenza di fine lavori, necessaria per poter realizzare l’opera. Via libera quindi alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle. Un progetto fermo da anni, con un’autorizzazione a suo tempo scaduta, che adesso riprende quota con la possibilità di completare l’impianto entro il 2028. Realizzare un simile progetto (con una capacità di rigassificazione del metano pari a 8 miliardi di metri cubi l’anno) richiede circa 4 anni di tempo e un investimento superiore al miliardo di euro. Manca ancora qualche passaggio prima che si possa entrare nella fase realizzativa, ma il passo avanti sancito lunedì scorso durante un incontro tra il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e.
«Abbiamo rimarcato ancora una volta l’importanza dell’infrastruttura – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Schifani – Lo sviluppo del terminale on shore di Porto Empedocle darà un importante contributo per diversificare gli approvvigionamenti energetici e costituire un’opportunità di sviluppo per il Mezzogiorno, sia in termini di contributo alla creazione di un hub energetico nel Mediterraneo sia in termini di ricadute occupazionali e di sviluppo e riqualificazione del territorio. La Regione ha fatto la sua parte e prende atto che si conferma con Enel e il suo management una grande sinergia che potrà dare benefici a tutta la Sicilia».
Tra i temi affrontati, l’impegno di Enel per un piano di investimenti straordinari sulle reti elettriche regionali, volti a incrementare la resilienza dell’infrastruttura e la sua capacità di rispondere a eventi meteo estremi. In tal senso Enel ha informato di aver già preso contatto con l’Autorità di riferimento del settore. Nel frattempo il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin sta predisponendo un nuovo decreto legge Energia dove dovrebbe trovare spazio anche l’identificazione del rigassificatore di Porto Empedocle tra le opere nazionali strategiche ai fini dell’autonomia energetica e quindi dovrebbe avere pari valore rispetto ai rigassificatori offshore, realizzati con l’acquisto di navi da parte di Snam. Aspetto importante è anche la garanzia che l’investimento sia sostenibile nel tempo. A questo scopo è in corso un’interlocuzione con l’Arera per poter ribaltare in tariffa (sulle bollette elettriche, nella misura di pochi centesimi al mese su un lungo arco temporale) la quasi totalità del costo dell’investimento, laddove oggi è possi-bile ribaltare solo una quota parte. Il predetto intervento diretto per un’opera che viene considerata strategica è pure fondamentale poiché consente di creare anche nel Mezzogiorno un importante hub di approvvigionamento energetico che può contribuire a rifornire anche il resto della Penisola.
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