I migranti provengono in maggioranza dall’Africa subsahariana, dal Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Camerun, Guinea, Nigeria, Sierra Leone, Liberia, Senegal, Mali e Sud Sudan, scappano da guerre, crisi economiche e geopolitiche.
Dall’inizio dell’anno fino adesso sono oltre 35 mila quelli arrivati soprattutto sulle coste siciliane e in parte calabresi.
All’hotspot di Lampedusa di Contrada Imbriacola oggi si contavano quasi 2700 migranti quando la struttura è prevista per circa 400 persone.
Solo ieri gli sbarchi erano stati 28 per oltre 1.100 persone mentre fino a oggi pomeriggio se ne contavano 23 con 860 migranti e per questa sera si prevedono altri arrivi.
Per questo su disposizione della Prefettura di Agrigento è previsto un ulteriore spostamento di 380 persone con il traghetto di linea che giungerà all’alba di domani a Porto Empedocle.
Ieri, nel tratto di mare compreso tra l’area Sar italiana e le acque antistanti Lampedusa, si sono verificati quattro naufragi: due i cadaveri, fra cui quello di una giovane donna. Tra i recuperati tre le persone finite al poliambulatorio (compreso un bimbo di 8 mesi); 17 i dispersi, per i quali le ricerche vanno ancora avanti, e complessivamente 165 i superstiti portati all’hotspot.
I migranti che viaggiavano su 14 dei 19 barchini agganciati fra la notte d ieri e l’alba di oggi dalle motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza hanno raccontato di essere stati a bordo di cosiddette “navi madre”, grosse imbarcazioni, verosimilmente pescherecci, che hanno poi messo in mare i barchini di metallo di 6 o 7 metri con a bordo quasi sempre gruppi di 35 persone e in un paio di casi di 40. Sempre i migranti hanno aggiunto che per queste traversate, cominciate da Sfax in Tunisia, hanno pagato fino a 3mila dinari tunisini.
Stamani il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, accompagnato da una delegazione del ministero, era atterrato con un elicottero dei Vigili del fuoco a Lampedusa per verificare di persona la situazione. Ad accoglierlo il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, il questore, Emanuele Ricifari, il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, e il presidente del Consiglio Comunale Giacomo Mercurio. All’aeroporto di Lampedusa sono giunti i prefetti Maria Teresa Sempreviva e Paolo Canaparo; Valerio Valenti, capo dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione nonché commissario delegato per lo stato d’emergenza migranti, Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine del dipartimento Pubblica sicurezza; Claudio Galzerano, direttore centrale dell’Immigrazione e della polizia delle frontiere e Maria Pia Terracciano, capo della segreteria tecnica del Ministro.
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