Aperta la stagione di pesca subacquea del “pesce targa”. Fino ad oggi una decina di esemplari catturati
Se da un lato, ad Adrano, si è ufficialmente aperta la caccia al fantasma di palazzo Bianchi, che negli ultimi giorni sembrerebbe aver messo in fuga perfino i più temerari uomini della Polizia Municipale, per gli sportivi appassionati di pesca, che ai fantasmi non ci credono, si è aperta una nuova stagione sportiva che nel paese alle pendici dell’Etna appariva fino a poco tempo fa come impossibile praticare: la pesca subacquea. Esattamente, è proprio così, e sembrerebbe essere già in via di definizione il regolamento del primo torneo di “Pesca subacquea di targhe automobilistiche smarrite”. La location non può che essere quella del lago artificiale Naviccia che ha spesso sollevato l’ilarità di diverse associazioni locali.
Ritornando alla pesca, come documentato sul posto, all’interno del lago è presente una specie di pesce pregiatissima e rara, appartenente alla famiglia della “targa automobilistica”. Solamente i più temerari riescono a catturare il “pesce” che così come da tradizione viene appeso, a mo’ di trofeo, al palo della vittoria. Ad oggi sono una decina i pesci catturati, ma gli abitanti del luogo rassicurano che questa specie si riproduce rapidamente, sopratutto nel periodo delle piogge, quando il lago aumenta il livello delle sue acque. Il “pesce targa”, è bene precisare, non è una specie autoctona, ma bensì vive un rapporto simbiotico con il “pesce auto” o il “pesce camion”. Il “pesce targa”, di tanto in tanto, decide comunque di staccarsi dal “pesce auto” per rimanere all’interno del lago Naviccia dove poi aspetta di essere catturato da chi si dedica a questo nuovo sport.
Beh, che dire? Sicuramente al di là dell’ilarità che potrebbe suscitare la foto delle tante targhe appese ad un palo all’interno del rifornimento Eni, il problema di contrada Naviccia rimane una questione annosa ed irrisolta. L’accesso alla zona nord del paese subisce continui blocchi, anche per giorni, dopo ogni pioggia, che potrebbero rallentare anche eventuali soccorsi provenienti o diretti alla strada statale 121 spesso teatro di tragici incidenti. Chissà, magari, il fantasma di palazzo Bianchi quando avrà finito di strigliare con le sue catene gli uomini della Polizia Municipale, potrebbe spostarsi in altri uffici per iniziare a strigliare chi di competenza per la risoluzione del problema. Fantasma, confidiamo in te!