Yvii24 ha compiuto un tour all’interno del museo del Castello di Adrano, aperto parzialmente al pubblico, in compagnia del direttore Nello Caruso e del presidente della Pro Loco Nicolò Moschitta
Sorto nell’undicesimo secolo sotto Conte Ruggero I su una preesistente fortificazione di epoca greco-romana, l’imponente Castello Normanno sito nella centralissima piazza Umberto di Adrano ospita al suo interno il museo regionale dedicato allo storico locale Saro Franco.
Per diversi anni chiuso a causa di lavori di ristrutturazione, il 13 settembre scorso è stato finalmente riaperto al pubblico. In seguito alla nuova rimodulazione regionale in materia di Beni Culturali, il museo del Castello di Adrano farà parte del “Polo Regionale di Catania per i Siti Culturali”: la gestione passerà così dalla Soprintendenza alla Unità Operativa di Direzione, l’organo dedicato e nato per la gestione e valorizzazione del singolo museo. A vestire il ruolo di dirigente è l’architetto Nello Caruso, già responsabile dell’ormai soppresso Parco archeologico della Valle del Simeto.
Yvii24 ha compiuto un tour all’interno del museo in compagnia di Caruso e del Presidente della Pro Loco di Adrano Nicolò Moschitta, i quali lavoreranno in sinergia per valorizzare quest’importante sito storico rendendolo al fine di renderlo una “calamita” per il turismo nel territorio.
Quella del 13 settembre scorso è stata definita dallo stesso direttore un’apertura parziale in quanto non tutti i saloni e le vetrine che custodiscono reperti e collezioni storico-artistiche sono state completamente allestite: solo 2 i piani fruibili sui 5 totali e non ancora complete le didascalie ed i supporti utili ai visitatori. Il museo ha aperto comunque le sue porte per consentire ai turisti che giungono in città in autunno di conoscere, seppur parzialmente, il Castello ed i tesori in esso custoditi, pagando un biglietto di ingresso ridotto del 50%.
Nei saloni attualmente visitabili si possono ammirare reperti risalenti al Neolitico, all’età del bronzo, fino ad arrivare al periodo saraceno-normanno. Tanti le suppellettili, statue, vasi, colonne in pietra lavica e capitelli provenienti dall’antica città del Mendolito, a sud di Adrano, che raccontano la storia della città e del suo territorio. Infine, al primo piano, troviamo la cappella del Castello con colonne e capitelli in pietra lavica rossa e l’abside in cui campeggia l’affresco del Cristo Pantocratore.
Tra i lavori di ripristino effettuati all’interno del dongione abbiamo l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di un ascensore, il collegamento wi-fi, la riorganizzazione delle aree storico-culturali e l’installazione di totem informativi. Ma molto altro dovrà essere fatto per il completamento totale dell’allestimento che, anticipa l’architetto Caruso, verrà annunciato con un evento inaugurale pubblico.
Grande collaborazione si prospetta con l’associazione Pro Loco di Adrano, presieduta da Nicolò Moschitta, che per vocazione si occupa di promozione turistica e culturale. «L’apertura del Castello – dichiara Moschitta – dà la possibilità alla Pro Loco di occuparsi dell’accoglienza dei turisti, dando un’offerta concreta e portando avanti progetti culturali».
Obiettivo è quello di promuovere la conoscenza di uno dei simboli della città, affinché il patrimonio storico locale funga da volano per lo sviluppo culturale e, perché no, economico del territorio. Il museo “Saro Franco” è aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 19:00 (domenica ore 9:00/13:00). Il costo del biglietto è momentaneamente di 2 euro. Ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.