Come annunciato, 13 consiglieri di opposizione si sono dimessi oggi dalle commissioni e annunciano la non partecipazione alle sedute consiliari sin quando Maccarrone e Alberio non si dimetteranno
Dimissioni dalle commissioni consiliari e consesso civico di fatto bloccato dai consiglieri di minoranza che, in 13 (Giovanni Ricca, Luca Petralia, Carmelo Pellegriti, Carmelo Salanitro, Giorgio Sampieri, Pietro Franco, Agatino Perni, Maria Concetta Cusimano, Maria Elisa Leocata,Anna Bulla, Giuseppe Alongi, Luigi Cancelliere, Valeria Scafidi), hanno protocollato le dimissioni chiedendo l’intervento istituzionale del Sindaco in aula. I 13 annunciano, come estremo atto di protesta, di non partecipare ai lavori del Consiglio fino a quando non verranno rassegnate, da Enzo Maccarrone e Agnese Alberio, le dimissioni.
Di seguito il documento
In relazione alla grave vicenda che ha visto protagonisti due Consiglieri comunali di maggioranza che deridono i dipendenti precari del nostro Ente, dopo aver atteso, invano, le dimissioni dei due soggetti in questione, preoccupati dalle ulteriori dichiarazioni degli stessi, con cui si tenta di sminuire i gravi fatti verificatisi, preso atto delle note stampa delle sigle sindacali e ritenendo che tale accaduto calpesti la dignità non solo dei dipendenti, ma anche del Consiglio Comunale tutto, approfondendo il solco tra cittadini ed istituzioni, nonché dell’intera comunità, i sottoscritti Consiglieri comunali
CHIEDENDO
l’intervento personale ed istituzionale del Sindaco, affinché spieghi ai suoi Consiglieri che è stato travalicato il limite e che la città tutta attende le loro dimissioni, invitando il Presidente del Consiglio a non convocare il Consiglio comunale fino a quando il Sindaco non si dichiarerà pubblicamente ed istituzionalmente sui fatti in questione
SI DIMETTONO
dalle rispettive Commissioni Consiliari di appartenenza, dichiarando che da oggi, come estremo atto di protesta, non parteciperemo ai lavori del Consiglio fino a quando non verranno rassegnate quelle dimissioni che rappresentano l’unico atto necessario per restituire dignità ai lavoratori, al Consiglio Comunale tutto ed all’intera comunità adranita.