Il sindaco Caputo inteviene nuovamente sul tema riguardante i disagi sulla cosegna della posta ed apre al dialogo con Poste Italiane
Continuano a persistere i disagi circa il servizio postale a Belpasso. Qualche giorno fa il sindaco Carlo Caputo era intervenuto sull’argomento annunciando l’arrivo di tre nuovi portalettere per mettere fine ai disguidi nati nel comune etneo, dsguidi evidentemente non ancora risolti, così come annuncia lo stesso primo cittadino belpassese: «Personalmente abito in centro, non in periferia, nel mio citofono è ben scritto il mio cognome, il nome della via si riconosce, così come il numero civico, tuttavia riscontro da mesi notevoli disfunzioni nel servizio di consegna della posta. Lascio immaginare la serie di disagi che incontrano le famiglie, i professionisti e le imprese. Pensiamo per esempio a un avvocato che non riceve per settimane le ricevute delle raccomandate. Roba da paesi sottosviluppati!»
Caputo, intervenuto in seguito ad una nota divulgata da un rappresentante della politica regionale nella quale venivano espresse delle difficoltà, avute da alcuni portalettere, nel raggiungere le zone periferiche della città, ribadisce l’apertura al dialogo con Poste italiane: «I portalettere, quando sono presenti, sono in condizione di raggiungere tutte le zone del nostro territorio e qualora ci fossero esigenze particolari, questa Amministrazione comunale sarebbe ben lieta di continuare ad affrontarle insieme ai responsabili del servizio, come ha sempre fatto. Sorprende e delude che ex amministratori di questa città, che ben conoscono le competenze del Comune e dovrebbero saperle distinguerle da quelle di Poste Italiane, tendano strumentalmente ad attribuire i disservizi del momento a presunte anomalie negli indirizzi e nelle strade piuttosto che alle evidenti lacune nell’organizzazione del servizio di consegna della posta e agli organici paurosamente inadeguati a coprire le esigenze dei cittadini»