«Le strisce blu a Belpasso, scelta impopolare ma necessaria». Lo scrive in un comunicato, che riprende un post Facebook, il sindaco di Belpasso, Daniele Motta, intervenendo sull’argomento dopo la delibera di giunta (n. 14 del 4 febbraio scorso) che ha innescato un vespaio di polemiche. Peccato che il primo cittadino si sia dimenticato, a distanza di due anni, della sonora bocciatura delle strisce blu da parte della città in un sondaggio da lui stesso promosso su Facebook e che ha visto il 73% dei suoi concittadini esprimersi in maniera contraria alla sosta a pagamento (rileggi l’articolo).
Insomma: non le aveva proposte in campagna elettorale (parlava genericamente di avere una città più ordinata “nell’ambito del traffico e della sosta”) le ha viste bocciate dalla città, ma adesso le impone. Le strisce blu, la cui data di avvio non è ancora stata chiarita, partiranno inizialmente dalle vie principali di Belpasso: Via Roma, via Vittorio Emanuele III, via Vittorio Emanuele II, piazza Umberto, piazza Dante, piazza Municipio, piazza Stella Aragona, via 19° traversa (dall’incrocio con via Roma fino a piazza Dante); via 2° retta Levante (dall’incrocio con via 19° traversa fino a via Vittorio Emanuele III, via Vittorio Emanuele II). Negli scorsi giorni, il M5S ha proposto lo slittamento dell’istituzione a fine pandemia (rileggi l’articolo).
Nella nota diramata da Motta, si legge che «in una riunione ufficiale (con annesso verbale protocollato) tra la Confcommercio e il Comune di Belpasso, da cui si evince, da parte dei rappresentanti dei commercianti e imprenditori locali, la volontà e la richiesta di, si riporta, “mettere in opera le strisce blu nelle vie principali del territorio belpassese”».
Il sindaco di Belpasso aggiunge: «Prima che le strisce blu partano ufficialmente dovremo attendere dei tempi tecnici ma ci tengo a precisare che esse saranno avviate contestualmente al rilancio del tessuto socio economico della nostra città in epoca post covid. Contrariamente a quanto qualcuno vuole far intendere le strisce blu sono state richieste anzitempo dai nostri commercianti, e noi oggi siamo più convinti che mai che il paese dovrà dotarsene.
Innumerevoli le motivazioni – continua il primo cittadino – tra queste c’è la necessità di mettere ordine e, non potendo purtroppo contare su un numero adeguato di vigili urbani, l’azione degli ausiliari del traffico nella gestione delle strisce blu, migliorerà di gran lunga la fruizione delle aree destinate alla sosta da parte dei residenti, la transitabilità da parte dei pedoni e darà ordine generale alla viabilità del paese. Questo perchè è giusto partire con una primissima fase di sperimentazione nella quale, appurato l’andamento, procederemo con ulteriori sviluppi ed eventuali ampliamenti delle stesse.
È quindi nei piani procedere per gradi al fine di verificare con oggettività, l’opportunità di ampliare il piano anche alle vie più congestionate di Piano Tavola e ai parcheggi esterni di Etnapolis, ad oggi di proprietà del Comune. Infine – conclude Motta – guardiamo anche al buon esempio, in fatto di strisce blu, di molti dei paesi a noi limitrofi che, a fronte di un costo esiguo (la sosta breve di 15 minuti sarà comunque sempre gratuita), si godrà di un centro maggiormente ordinato e fruibile».