La Commissione Tributaria aveva già dato ragione al comune. Glorioso: «Si mette fine a un episodio bizzarro»
Il Comune di Biancavilla non deve pagare 200 mila euro a Riscossione Sicilia, come previsto da una cartella esattoriale recapitata al Palazzo Municipale. A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate che ha già emesso un provvedimento di sgravio di oltre 133 mila euro, notificato nelle scorse ore a Riscossione Sicilia. A questa somma, dovranno aggiungersi tutti gli interessi accessori che sono da ritenere decaduti, calcolati, in questi anni, dall’agenzia di riscossione su un credito legato a compensazioni di Iva che – da quanto si legge in un comunicato stampa del comune – non aveva ragione d’esistere come certificato da una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale che, già nel 2010, aveva dato ragione al Comune accogliendo il ricorso presentato dall’Amministrazione.
«Sblocchiamo una vicenda che sapevamo essere priva di fondamento – spiega il sindaco Pippo Glorioso – e che consideriamo un “incidente di percorso”, meglio archiviarlo così. Il nostro legale ha saputo far valere le ragioni dell’Ente e sta seguendo l’iter per la somma residuale a noi contestata, mettendo fine sul nascere ad un episodio bizzarro, con buona pace di tutti».
A seguire la vicenda per conto dell’Amministrazione comunale è l’avvocato tributarista Daniela Rubino che, una ottenuto il primo risultato, si è già attivata per l’ultima trance di somme, oggetto del paventato pignoramento da parte di Riscossione Sicilia.
In particolare, si tratta di circa 34 mila euro legate ad iscrizione a ruolo di sentenze. Il legale del Comune sta procedendo a chiedere, anche in questo caso, una misura sospensiva del provvedimento, in quanto diverse cartelle risultano già pagate dall’Ente. Per altre, invece, sarà necessario presentare un ricorso alla Commissione Tributaria perché le somme si ritengono non dovute all’agenzia di riscossione.