Presenti autorità civili e militari alla commemorazione dell’omicidio del giudice palermitano e della sua scorta
Solo cinquantasette giorni dopo aver eliminato il giudice Giovanni Falcone, Cosa Nostra colpì ancora e stavolta lo fece nel cuore di Palermo: il 19 luglio di quel maledetto 1992 una Fiat 126 imbottita di esplosivo saltò in aria al civico 21 di via D’Amelio. A perdere la vita il giudice Paolo Borsellino e con lui i cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. In occasione del 24° anniversario dalla strage, Biancavilla ha celebrato il sacrificio del magistrato palermitano con una cerimonia commemorativa svoltasi questa mattina alle ore 10:00 presso piazza Falcone-Borsellino sita nel quartiere di viale Europa.
Il sindaco di Biancavilla Pippo Glorioso ha omaggiato la memoria di Borsellino deponendo una corona d’alloro nel monumento dedicato ai due giudici. Presenti alla cerimonia anche il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Cantarella, gli assessori Rosanna Neri e Marzia Merlo, il dirigente del Commissariato di Polizia di Adrano Giancarlo Consoli, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Biancavilla Roberto Rapisarda ed il Comandante dei Vigili Urbani di Biancavilla Vincenzo La Naia, i quali hanno partecipato, insieme alla cittadinanza, all’omaggio ed al momento di preghiera curato da don Salvatore Verzì, parroco della vicina Chiesa Santissimo Salvatore.
«La strage di Via D’Amelio ha segnato le nostre vite – dichiara il primo cittadino Pippo Glorioso – abbiamo rischiato di perdere la speranza, di chiuderci nella rassegnazione e, invece, il sacrificio di uomini e donne della scorta e il grande esempio di Paolo Borsellino hanno innescato quel “profumo di libertà” in una Sicilia che non vuole arrendersi».