
Il promotore del restauro Antonio Zappalà Viaggio ha visitato il laboratorio di restauro di Giovanni Calvagna ad Aci Sant’Antonio dove si trova la statua
È avvenuta negli scorsi giorni la visita del biancavillese Antonio Zappalà Viaggio, accompagnato dai suoi familiari, presso il laboratorio di restauro di Giovanni Calvagna di Aci Sant’Antonio, dove dalla fine del mese di novembre si trova la statua di san Biagio custodita all’interno della basilica Santa Maria dell’Elemosina di Biancavilla, per essere restaurata. Antonio Zappalà Viaggio, originario di Biancavilla e residente a Fermo nelle Marche, in passato aveva espresso al prevosto Don Pino Salerno il desiderio di poter contribuire a proprie spese al restauro della statua concordando con lo stesso le modalità operative e segnalando il laboratorio di restauro.

La famiglia Viaggio, come riporta la scritta posta alle spalle del simulacro, era devota del santo e celebrava la sua festività sin dall’anno 1764, tramite il “Magister” Biagio Viaggio che ne ripristinò il culto. Questa tradizione fu portata avanti poi dal figlio Arcangelo e dopo di lui dal figlio di quest’ultimo, il canonico e decano Biagio. Successivamente questa tradizione fu continuata dal nipote Padre Benedetto Viaggio che a sue spese restaurò l’effige e ne fece edificare l’altare nel 1877.
Nel 2012 Clementina Viaggio pronipote di Benedetto, in occasione dei suoi 100 anni, per rinnovare la tradizione di famiglia, donò la mitria. Da qui la decisione quest’anno del promotore Antonio, nipote di Clementina, di proseguire la tradizione in memoria della madre Francesca deceduta il 3 febbraio 1976, e come augurio per la nascita del nipote Emanuele Zappalà Girotti avvenuta il 3 febbraio 2014 (festività di San Biagio) e finanziare l’odierno restauro. Nello scorso mese di dicembre, iniziati i lavori, fu scoperta all’interno della statua di san Biagio un simulacro ligneo di cui sono ancora in corso studi e ricerche per accertare a quale santo si riferisce.