Il sindaco Bonanno: «Rimosse tutte le casette provvederemo a ridare centralità a tutta la zona, asfaltando e mettendo a lucido le panchine che attorniano la piazzetta
Iniziata a Biancavilla la rimozione delle cosiddette “casette del Gal Etna” le strutture in legno finanziate per centinaia di migliaia di euro con fondi europei, mai utilizzate, o meglio, utilizzate dalla dilagante inciviltà come gabinetti. Nel cuore della città, accanto a Piazza Sgriccio, le 22 strutture avrebbero dovuto costituire l’anima dell’area mercatale prevista sulla carta, ma poi non se ne è fatto nulla: le casette in legno sono state vandalizzate sino a diventare inservibili. Lo smontaggio delle strutture in legno e metallo delle casette proseguirà fino alla fine del mese. Si verificherà il loro stato e quelle riutilizzabili troveranno una nuova collocazione.
Dichiara in una nota stampa il sindaco Antonio Bonanno: «Nel giardino all’interno della piazzetta, l’amministrazione ha provveduto a far piantare degli alberelli che arricchiscono di verde l’area circostante. In quello spazio è previsto sorga un parco giochi condiviso, dedicato ai bambini disabili. Un altro parco giochi, lo ricordo, è attivo a pochi metri di distanza vicino alla statua dedicata a San Giovanni Bosco. Rimosse tutte le casette provvederemo a ridare centralità a tutta la zona, asfaltando e mettendo a lucido le panchine che attorniano la piazzetta. Piazza San Giovanni Bosco tornerà ad essere fruibile dai cittadini biancavillesi».