Giunta la notifica di fine indagini. Il difensore Pilar Castiglia: «La signora vive un momento difficile»
Vincenzina Ingrassia, la 64enne biancavillese accusata di avere ucciso nello scorso mese di agosto il marito Alfio Longo nell’abitazione delle Vigne di Biancavilla dove i due vivevano, andrà a processo con l’accusa di omicidio aggravato dal rapporto coniugale. L’atto non c’è ancora, ma la notifica alla difesa dell’avviso di conclusione indagini, giunta lunedì scorso, non lascia adito a dubbi. E d’altronde non poteva che essere così dinanzi all’ammissione di responsabilità da parte della donna, crollata a poche ore dal rinvenimento del cadavere del coniuge dopo averne attribuito la responsabilità, in un primo momento, ad una banda di rapinatori in villa.
L’avvocato Pilar Castiglia, legale della signora Ingrassia dal 2 marzo scorso – nonché Presidente del Centro antiviolenza “Calipso” e curatrice per Yvii24 della rubrica “Quel che le donne dicono” –, avrà a disposizione fra qualche giorno l’incartamento relativo all’omicidio Longo, forse già venerdì, incluso il referto dell’autopsia sul cadavere dell’elettricista 67enne, ucciso nel sonno a poche ore dall’ennesimo atto di violenza perpetrato nei confronti della donna.
Stando alle dichiarazioni rese agli investigatori, Enza Ingrassia subiva da quarant’anni maltrattamenti dal marito. L’omicidio è avvenuto con un tralcio di vite, lo stesso con cui la vittima aveva picchiato la moglie poche ore prima. Il legale della donna avrà venti giorni di tempo per avanzare tutte le istanze che riterrà utili per la sua assistita. Vincenzina Ingrassia si trova attualmente detenuta al regime degli arresti domiciliari presso una casa per anziani di Biancavilla, nella quale può ricevere i parenti nei giorni stabiliti dal Tribunale di Catania.
L’avvocato Pilar Castiglia a Yvii24 dichiara: «Ho ricevuto da qualche giorno la notifica di fine indagini e mi riservo di leggere l’incartamento. Certo devo sottolineare che il maltrattamento in questo caso era imperante, ma non posso aggiungere altro senza aver esaminato la documentazione».
Come sta la signora Ingrassia?
«La signora vive comprensibilmente un momento difficile, è molto riservata. Ma in questo momento preferisco non aggiungere altro.»