Nulla di fatto sul possibile nome del candidato unico di centrodestra alle regionali 2017. Sembra una partita a due fra Salvo Pogliese e Nello Musumeci
Fumata nera ieri mattina nell’ultima della tre giorni “Muovititalia2016”, l’evento promosso a Catania dall’associazione “Meridiana” e dalla “Fondazione della Libertà” su iniziativa dell’europarlamentare Salvo Pogliese, del deputato alla Camera Basilio Catanoso e del senatore Altero Matteoli, sul nome del possibile candidato alla presidenza del centrodestra alle regionali 2017. Sabato scorso infatti, durante la seconda giornata della convention di formazione e cultura politica del centrodestra, il coordinatore provinciale catanese di Forza Italia, Enzo Gibiino, aveva invitato tutte le forze del centrodestra in Sicilia a scegliere entro la giornata di ieri il proprio e unico candidato alla presidenza della Regione Siciliana, in vista delle elezioni del 2017.
Ma nessun accordo tra le parti ha permesso la proclamazione, se così possiamo definirla, dell’unico nome per le regionali del prossimo anno. Tuttavia è emerso l’interesse dei partiti che oggi affiancano il governo Renzi e sostengono Crocetta, verso il progetto di riunificazione del centrodestra, con la prospettiva di rottura per il nuovo e ampio progetto moderato, Ne è conferma la presenza tra gli altri sul palco dell’ex assessore Ester Bonafede e, in platea, del deputato europeo Giovanni La Via (fino ad oggi con Firrarello e Castiglione), del capogruppo all’Ars Marco Falcone, del deputato regionale di Forza Italia Alfio Papale.
Protagonisti indiscussi della kermesse di ieri il leader di “Diventerà Bellissima” Nello Musumeci e il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè, che si sono trovati in accordo su molti punti. Ad alzare i toni, proprio Nello Musumeci che ha sottolineato «l’importanza di trovare al più presto il consenso su un candidato e confrontarsi innanzitutto sui programmi e sul modo trasversale che non guardi al solo elettorato di centrodestra ma a tutto il popolo siciliano che vuole risollevare le sorti della Sicilia». Sia Miccichè che Musumeci hanno poi chiarito che chi continuerà a governare con Crocetta non può pensare domani di tornare. Forti i toni di Miccichè che ha affermato: «Il centrodestra non è un bordello dal quale si entra e si esce a piacimento», con un dito chiaramente puntato contro Alfano.
Ad altenarsi su palco importanti figure della scena nazionale come Maurizio Gasparri, Giovanni Toti, Renato Schifani, Stefania Prestigiacomo. Partita “amichevole” ancora aperta dunque tra le fila del centrodestra siciliano per la decisione dell’unico nome in lizza in vista delle prossime regionali 2017. Si prospettano settimane di fuoco per le diplomazie delle varie anime del centrodestra, diplomazie che proveranno a far convergere tutti su programmi condivisi e l’indicazione di un candidato che ad oggi sembra essere una partita a due: Pogliese e Musumeci, ma che domani potrebbe veder spuntare un altro nome forte dello schieramento.