Nell’aula magna del palazzo centrale dell’Università degli studi di Catania, simbolo del rettorato della più antica università siciliana, per il 19 e 20 u.s. è stato organizzato un convegno dall’associazione Scienza e vita di Catania, dal titolo “La disforia di genere nei minori e la “carriera alias” negli istituti scolastici: questioni mediche, giuridiche ed antropologiche“.
Il convegno era moderato da Giuseppe Zanniello (Professore emerito di Didattica e Pedagogia Speciale presso l’Università di Palermo). Le relazioni erano svolte da: Giacomo Samek Lodovici ( Docente di Filosofia morale presso Università Cattolica di Milano; Consigliere nazionale Scienza & Vita), Martino Ruggieri (Professore ordinario di Pediatria generale e specialistica e Direttore Scuola di Specializzazione in Pediatria presso Università di Catania; Delegato della Consulta Nazionale della Società Italiana di Pediatria), Francesco Frasca (Professore ordinario di Endocrinologia, Responsabile UOC Endocrinologia e Team multidisciplinare disforia di genere ARNAS Garibaldi Nesima, Catania; Coordinatore Commissione macroregionale Società Italiana di Endocrinologia), Paola Binetti (Senatrice, Specialista in Psicologia clinica e in Neuropsichiatria infantile Disforia di genere: la crisi del modello affermativo e la necessità di nuovi paradigmi), Tonino Cantelmi (Dirigente Psichiatra presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma; Professore Incaricato di Psicopatologia presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana). La conclusione era di Alberto Gambino (Professore ordinario di Diritto Privato e Prorettore Vicario presso l’Università degli Studi Europea di Roma; Presidente dell’Associazione Scienza&Vita e dell’Italian Academy of the Internet Code). Tra i partecipanti al dibattito anche: l’Assessore regionale alla famiglia e medico chirurgo Nuccia Albano; il sindaco di Catania, avvocato Enrico Trantino; l’arcivescovo di Catania, monsignore Luigi Renna; il Direttore Generale ASP Catania; il Direttore Generale dell’Azienda Policlinico Catania; il Direttore Generale Azienda Garibaldi di Catania; il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania. L’evento era stato anche accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania con n. 4 crediti formativi.
Due i principali temi del convegno: la questione dell’introduzione della “carriera alias”* negli istituti scolastici italiani e le questioni giuridiche aperte; l’attenzione sui valori costituzionali e la disciplina della carriera alias nelle scuole* tra bilanciamento dell’identità personale, ruolo della Pubblica Amministrazione e autonomia scolastica.
Convegno all’Università interrotto da studenti, le dichiarazioni di FdI e Pd
Senonché, appena il tempo dei saluti istituzionali dell’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna (presidente della Commissione per i problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace della Cei), che il convegno è stato interrotto durante l’intervento del docente universitario Martino Ruggieri, da decine di persone, in gran parte studenti, che hanno occupato l’Aula, leggendo un loro messaggio, esponendo striscioni con la scritta “Fuori la transfobia da UniCt!” e gridando “vergona, vergogna”.
Diverse le dichiarazioni da una parte e dall’altra nonché di esponenti politici di opposti schieramenti. Qui di seguito riportiamo quelle del on. Francesco Ciancitto di Fratelli d’Italia e di Aurora Caggegi, Segreteria Provinciale Giovani Democratici Catania insieme a Maria Grazia Leone, Segreteria Provinciale PD Catania.
Convegno all’Università interrotto da studenti, le dichiarazioni di FdI e Pd
«L’occupazione di alcuni collettivi nell’Università di Catania che hanno bloccato il convegno di ‘Scienza e vita’ è un fatto molto grave. Nelle Università italiane in questo periodo si respira troppa aria di violenza, sia verbale che fisica. Esprimo la mia più totale solidarietà al presidente di Scienza e Vita di Catania, il costituzionalista Giuseppe Chiara che ha spiegato come la comparsa delle locandine del convegno in città aveva suscitato malumori in alcune espressioni associative ed è proprio per questo che i relatori avevano allacciato un dialogo con Arcigay Catania assicurandogli la possibilità di un intervento nello spazio del dibattito. Nessun tentativo di censura, insomma, se non quella di alcuni studenti che hanno seminato odio e una incomprensibile tensione. Auspico che casi del genere non capitino più e che si possa tornare al dialogo tra culture differenti, l’anima dell’università». Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Ciancitto.
«In riferimento alla protesta di associazioni e studenti, durante l’inopportuno convegno promosso da “scienza e vita” nelle aule dell’ateneo catanese, le parole dell’on Ciancitto dimostrano ancora una volta la miopia delle destre su questioni essenziali come il riconoscimento dei diritti, della parità e della dignità delle persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+. L’università è un avamposto di democrazia e non può prestarsi ad una narrazione che veste di scienza e di legge le più profonde posizioni transfobiche. L’On. Ciancitto, interviene per condannare le proteste. Pure questo devono togliere? Il diritto di dissentire? Evidentemente ignora che non si sarebbe resa necessaria la protesta delle associazioni contro quella narrazione dolorosa – che quotidianamente colpisce le persone trans – se solo gli organizzatori avessero pensato, fin da principio, di coinvolgere i veri addetti ai lavori, come le associazioni di riferimento! È certo più facile, per l’associazione scienza e vita, trattare storie e vite come casi clinici e non come persone, come esistenze. Ma facendolo incontreranno sempre la nostra ferma opposizione, a tutela della dignità di tutti». Dichiarazione congiunta di Aurora Caggegi, Segreteria Provinciale Giovani Democratici Catania e Maria Grazia Leone, Segreteria Provinciale PD Catania.
Convegno all’Università interrotto da studenti, le dichiarazioni di FdI e Pd
Il rettore Prof. Francesco Priolo alla stampa: “Le interruzioni sono avvenute non a seguito di qualche affermazione specifica, ma in maniera aprioristica, vi è stata una forma di intolleranza inaccettabile. Voglio inoltre ricordare che la nostra è un’Università aperta e inclusiva, le carriere alias esistono già da tempo. Noi ci ispiriamo a una filosofia laica e pluralistica. Le università sono sempre il luogo del libero confronto -anche con critiche aspre e contrapposte – ma nel pieno rispetto del pensiero altrui. L’università è e deve rimanere un luogo inclusivo. Vorrei sottolineare che oltre all’evento che è stato interrotto venerdì, sono previsti altri dibattiti con connotazioni diverse. Il dibattito interrotto è stato organizzato da professori dell’Università di Catania assieme a Scienza & Vita. E aveva al suo interno relatori con posizioni differenti. Ieri è stato impedito il dialogo. Le interruzioni e le intolleranze non sono mai accettabili. In una giornata simile, senza possibilità di confronto, si perde tutti”.
I manifestanti alla stampa ”Hanno provato a nascondere dietro una finta presentazione l’attacco al diritto di vivere liberi di persone Lgbtq+, per questo come studenti abbiamo impedito che venisse promossa una narrazione discriminante e transfobica come se nulla fosse, come se non si stesse parlando della vita delle persone e come se queste non hanno voce in capitolo, è inaccettabile”.
* La carriera alias è una procedura di semplice applicazione, che prevede la possibilità di modificare il nome anagrafico con quello di elezione, scelto dalla persona trans, nel registro elettronico, negli elenchi e in tutti i documenti interni alla scuola aventi valore non ufficiale.