Foto di Donatella Turillo
di Alessandra Reitano
In scena una ragazza di spalle che attende il pubblico, sussultando appena.
Movimento, suono, ritmo. E’ questa la triade che caratterizza lo spettacolo “No”, monologo ideato e rappresentato (quattro le repliche in programma), al Fringe Catania Off Festival nella sala Verde di Zo – Centro Culture Contemporanee, dalla giovane e brava Annalisa Limardi, attrice e regista efficace nel mettere a fuoco la difficoltà di stabilire limiti e confini.
E’ il ritmo che tiene tutto insieme, spinge, amplifica, riflette, attira lo spettatore in una dinamica che fluisce naturale grazie alla semplicità delle azioni in un crescendo che cattura, incuriosisce e risuona.
In scena lei ed un microfono, distante ed illuminato, quasi minaccioso, dotato di vita propria; avvicinarsi crea diffidenza, sospetto, paura.
Ed è lo spettro che si aggira, presenza costante nella vita, prodotto dalla società, dagli schemi e dagli stereotipi, lui, il microfono, si insinua nelle strutture di ognuno, nei buoni propositi, nelle incertezze, nei dubbi. Invadente e pressante domanda, esige attenzione e ruolo, tocca i punti più nascosti, assale incessantemente quasi a scoprire i punti nevralgici. E vuole una risposta.
Vuoi fare questo? Ti piace quest’altro? Quanto sei disposta a sopportare, aiutare, guardare, sacrificarti, lasciare posto al dovere, alle buone maniere, alla docilità, alla sottomissione?
E lei non ci sta più, si ribella e prende posizione. Non più una colpa ma una responsabilità, dire No.
No a chi chiede incondizionatamente tempo, affetto, dedizione e sudditanza. No agli stereotipi che impongono alle donne un modello fatto di mutazioni e falsi miti dove muoversi dentro schemi e canali obbligati per compiacere e gratificare gli altri, il mondo esterno.
Prendere posizione diventa affermare se stessi, decidere e volere e il ritmo aumenta, il No si amplifica e si trasforma in un flusso di pensieri, consapevolezze ed opinioni, dire No assume la forma chiara di una scelta, descritta e sostenuta, in contrapposizione con le richieste che vogliono, ancora, “una femmina domata”.
Emanciparsi, essere autonome crea dolore e stupore, crea un vuoto, uno spazio da colmare, da sentire.
Spettacolo denso, pieno di opportunità, suggerimenti, batticuore e rivoluzionari sentimenti, musica, poesia ed armonia, Annalisa Limardi proietta negli spettatori una speranza ed una urgente necessità, dire No.
Giorni e orari dello spettacolo :
gio 24 ott h 20:00
ven 25 ott. h 22:00
sab 26 ott. h 18:00
dom 27 ott. h 20:00