L’operazione Catena Spezzata, che ha visto impegnati gli uomini della Squadra Mobile di Catania su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha visto l’esecuzione dell’ordinanza di misura custodiale coericitiva nei confronti di nove persone, che sono: Antonino Patanè, Mario Cavallaro, Sebastiano Caudullo, Alfio Paradiso, Angelo Zinna, Cristian Sorbera, Sebastiano Cosentino, Orazio Bellissima e Maurizio Pappalardo.
A essi si aggiungono altre due persone che sono state catturate in flagranza di reato. I dettagli sono stati illustrati durante la conferenza stampa di questa mattina nella sede della Questura di Catania in piazza Santa Nicolella durante la quale il capo della Squadra Mobile di Catania, Antonio Sfameni, alla presenza del Questore Giuseppe Bellassai, ha sottolineato come Antonino Patanè rivestisse il ruolo di capo dell’organizzazione criminale per via della sua caratura data l’affiliazione al clan Laudani.
I reati contestati sono quelli di rapina, estorsione, furto, traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi. Nello specifico gli episodi relativi alle rapine nel 2022 sono stati quattro: il primo il 12 ottobre in un ufficio postale di via Sebastiano Catania nel capoluogo etneo; il secondo a un autotrasportatore a Campobello di Licata il 23 novembre; il terzo a un distributore di carburanti ad Acireale il 26 novembre; infine il quarto il 5 dicembre ad Aci Catena sempre a un distributore di carburanti.
Le rapine venivano effettuate tutte con pistola semiautomatica e oltre a questi episodi si aggiunge anche una tentata rapina il 22 dicembre a una ditta di autotrasporti a Belpasso. Uno spazio rilevante all’interno dell’organizzazione criminale rivestiva anche lo spaccio di marijuana da parte di alcuni componenti, con il sequestro di circa 400 grammi. Infine riguardo alle estorsioni l’episodio di maggior spicco è stato quello relativo al furto di un Fiat Ducato a due persone ad Aci S.Antonio. Riguardo alla figura di Antonino Patanè non sono stati notati degli addentellati riguardanti agevolazioni all’organizzazione criminale da parte sua.
Il capo della Squadra Mobile di Catania, Antonio Sfameni, ha sottolineato: “La droga è stata trovata in minima parte, vi è una contestazione di detenzione ai fini spaccio e oggi in costanza di attività operativa nel corso dell’esecuzione delle misure è stato trovato un quantitativo di marijuana di circa 400 grammi, sempre a conferma della bontà delle attività svolte”.
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