Si invoca il ritorno della “corsa rosa” per completare via Aldo Moro, costellata da buche e voragini
“Giro d’Italia, ritorna a Santa Maria di Licodia”. Richiesta che sembrerebbe nascere non solo per lo spettacolo che rappresenta il passaggio per le vie cittadine di uno degli eventi sportivi per eccellenza italiani, ma anche per i benefit che lo stesso porta nei territori attraversati. Ad implorare la Rcs Sport affinché devi la carovana rosa sul centro etneo di Santa Maria di Licodia sembrerebbero essere in tanti e, in particolar modo, i molti automobilisti che quotidianamente si trovano a percorrere la trafficatissima via Aldo Moro. Poco più di un anno fa, infatti, l’imminente passaggio dei ciclisti dalle nostre strade, aveva permesso il rifacimento di lunghi tratti di strada, tra cui la cosiddetta circonvallazione fino all’incrocio con la via Cavaliere Bosco. Mentre ci siamo, suggeriamo anche una variazione di percorso: i ciclisti potrebbero transitare anche da via Vittorio Emanuele, per consentire il rifacimento anche della strada principale di Santa Maria di Licodia.
Ironia a parte, lo stato di trascuratezza del manto stradale della seconda parte della circonvallazione – ovvero quella che va dall’incrocio con la strada Cavaliere Bosco all’incrocio con la via Vittorio Emanuele, non interessata dal rifacimento avvenuto lo scorso anno – è sotto gli occhi di tutti.
Un’arteria la cui praticabilità è ai limiti della percorribilità, considerate le innumerevoli buche ed avvallamenti che rappresentano non solo un serio pericolo per i motociclisti, ma mettono a dura prova anche le parti meccaniche delle auto che transitano, aumentando i costi di manutenzione per i cittadini.
Un nuovo look per via Aldo Moro, via di fuga di protezione civile, era già stato annunciato nel mese di settembre 2016, a seguito della sottoscrizione da parte dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, del cosiddetto “Patto per la Sicilia” avvenuta nella suggestiva cornice della Valle dei templi di Agrigento. Ben 610 mila euro degli oltre 5 milioni previsti per il territorio licodiese, avrebbero dovuto essere destinati alla manutenzione straordinaria della strada, con il rifacimento dell’asfalto, il ripristino dei marciapiedi, la realizzazione di passaggi pedonali\dossi sopraelevati e la realizzazione di una rotonda all’incrocio con la Strada di Mezzo.
Notizie di corridoio, comunque, darebbero il progetto riguardante i lavori della circonvallazione come l’unico che allo stato attuale stia proseguendo secondo il normale iter procedurale, rispetto ad altri progetti che avrebbero dovuto ricevere finanziamenti ma che per il momento rimangono bloccati alla fase preliminare. E se nel frattempo l’ex premier ha lasciato la guida del suo partito, ormai in stato di rovina, forse alla stregua della via Aldo Moro licodiese, la realizzazione di tante infrastrutture sul territorio siciliano rimangono al momento solamente dei sogni nel cassetto, speriamo non destinati ad ammuffire, considerato che ad oggi non si ha alcuna notizia sul reale trasferimento di questi fondi agli enti locali che dovrebbero poi avviare i cantieri di lavoro per la realizzazione di queste infrastrutture.