Lettera a “Dillo a Yvii24” di Arcangelo Signorello, affetto da tetraplegia atetosica. Il reparto in cui era in cura, è stato riconvertito in reparto Covid
Una lettera di denuncia sulle inefficienze della Sanità siciliana. L’ha scritta Arcangelo Signorello, poeta di Mascalucia e autore di cinque libri (“Come un Bambù”, “Ad un passo dal cuore”, Scavando emozioni”, “Impossibile contatto”, “Sulle ombre del delfino”), affetto dalla nascita da tetraplegia atetosica e per questo da sempre costretto su una carrozzina. Arcangelo Signorello, nella lettera scrive di non poter curare attualmente l’esofagite da reflusso poiché il reparto di riferimento è stato trasformato in reparto Covid. Una situazione comune a tantissimi altri cittadini siciliani affetti da patologie diverse. Pubblichiamo di seguito la lettera.
Sono affetto da tetraplegia atetosica con assenza di linguaggio verbale dalla nascita. Da molto tempo, a causa della mia postura che mi costringe a stare gran parte del tempo su di una carrozzina e dello stato di nervosismo che Madre Natura mi ha regalato, mi ritrovo a fare i conti con una seria forma di esofagite da reflusso. Varie volte in questi ultimi tempi mi hanno sottoposto a gastroscopie con notevoli difficoltà da parte mia e dei medici. Adesso con il Covid-19, l’ospedale dove sono stato sotto cura e nel quale di solito vengo sottoposto a varie gastroscopie, è riservato alle persone affette dal Covid.
Le mie patologie non evolvono in meglio, anzi si aggravano ancor più. Cosa dobbiamo fare noi che per fortuna non abbiamo contratto la funesta malattia del secolo, ma soffriamo d’altro? Una risposta risolutiva e chiara tocca agli organi competenti e in prima istanza al Presidente della Regione Nello Musumeci. Forse non si pensa che quando sta male una persona con handicap, viene coinvolto il nucleo famigliare per intero. Se le cose stanno così, preferisco andare nella arretrata Africa, piuttosto che avere a che fare con un falso ed inefficiente sistema sanitario
Arcangelo Signorello