Giovedì 18 scorso è stato definitivamente approvato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scuola 2019-2021, che interessa 1.232.248 dipendenti, di cui 1.154.993 appartenenti ai settori scuola e Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) e 77.255 lavoratori dei settori università ed enti di ricerca (esclusi i professori che hanno un altro contratto), con aumenti retributivi di 124 euro per i docenti, 96 euro per il personale tecnico-amministrativo (Ata) e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi.
Approvato il Contratto Scuola 2019-2021
Inoltre sono state introdotte dei cambiamenti normativi che già dal 19 c.m. entrano in vigore. Ai lavoratori precari viene riconosciuto il diritto a usufruire di tre giorni di permesso retribuito, rappresentando un importante beneficio per questa categoria di dipendenti. Ai docenti viene formalmente riconosciuta l’attività di formazione come parte integrante del servizio, conferendo un riconoscimento ufficiale all’importanza della formazione continua per il personale insegnante. Per il personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) si procederà con la revisione dell’ordinamento professionale, indicando un processo di aggiornamento e adeguamento delle regole che disciplinano questa categoria di lavoratori. A tutto il personale in servizio nell’anno scolastico 2022-2023, inclusi i supplenti annuali, è stato corrisposto un emolumento una tantum per l’anno 2023, pari a 63,84 euro per i docenti e 44,11 euro per il personale ATA.
Approvato il Contratto Scuola 2019-2021
Dal 1° gennaio 2024, tutte le misure dei compensi orari per le attività aggiuntive al normale orario d’obbligo del personale docente e ATA sono state incrementate del 10%, da liquidare a carico del Fondo di Mantenimento e Offerta Formativa (FMOF). Inoltre sono state aumentate le misure delle indennità per bilinguismo e trilinguismo, lavoro notturno e/o festivo spettanti al personale educativo e ATA delle istituzioni educative. L’indennità di direzione per i DSGA (Dirigenti Scolastici di Grado Amministrativo) parte variabile sarà integrata durante la contrattazione integrativa nazionale, utilizzando anche le risorse della legge 160/2019 per la valorizzazione del personale scolastico. Gli importi annuali della prima e della seconda posizione economica del personale ATA sono stati aumentati rispettivamente di 100 euro e 200 euro. La validità dei nuovi importi è retroattiva a partire dal mese di maggio 2023, coincidendo con l’entrata in vigore del nuovo sistema di classificazione. E ancora il personale docente, educativo ed ATA con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico o fino al termine delle attività ha diritto a tre giorni di permesso retribuito, documentabili tramite autocertificazione. Per il personale ATA, tali permessi possono essere fruiti anche ad ore. Si introducono congedi obbligatori di paternità, estendendo il periodo di congedo parentale senza riduzione delle ferie. Si riconosce il diritto di partecipazione alle procedure di mobilità per genitori con figli fino a 12 anni e caregiver di familiare disabile. Si estende a 120 giorni il diritto di astenersi dal lavoro per le donne in un percorso di protezione certificato, con trattamento economico equiparato al congedo di maternità. Si riconosce l’identità per il benessere psicofisico dei lavoratori transgender, garantendo un ambiente inclusivo. Si ampliano le possibilità per il personale docente e ATA di accettare supplenze annuali su posti diversi, favorendo la flessibilità. La partecipazione alle attività di formazione è considerata servizio, con la possibilità di usufruire di cinque giorni di esonero dal servizio e sostituzione. Si regolamenta il lavoro a distanza, introducendo modalità di lavoro agile e da remoto, con identificazione delle attività adatte a questa modalità. Si introduce un nuovo sistema di classificazione del personale ATA con quattro aree e aggiornamento dei profili professionali. Si potenziano gli incarichi specifici, riconoscendo un’indennità nazionale per compiti di particolare rilevanza svolti dal personale degli operatori e dei collaboratori scolastici. Si prevede un’indennità specifica per il personale amministrativo tecnico del primo ciclo che lavora su più sedi.
Approvato il Contratto Scuola 2019-2021
Il presidente dell’Aran (Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni), Antonio Naddeo ha dichiarato in merito a tale rinnovo contrattuale “Il nostro obiettivo è proseguire su questa strada riformatrice con il nuovo contratto per il periodo 2022-2024. L’Agenzia è già al lavoro per garantire che le prossime fasi del processo di negoziazione continuino a portare miglioramenti significativi e concreti per tutti i lavoratori del settore. Questo contratto è segno tangibile dell’impegno del Governo verso un sistema di Istruzione e Ricerca più forte, motore per la crescita e l’innovazione in Italia”. Nella manovra 2024 sono stanziati complessivamente 8 miliardi di euro per i nuovi Ccnl. Alla scuola, secondo i primissimi calcoli, andrebbero, tra i due e tre miliardi, che garantirebbero ai docenti un aumento retributivo del 5,78%.
Approvato il Contratto Scuola 2019-2021
Un anticipo di revisione della retribuzione il settore lo aveva ottenuto a metà dicembre quando è stata pagata l’una tantum per l’indennità di vacanza contrattuale. Per i presidi 1.518 euro, per i docenti da 766 a 1.288 euro, e per gli Ata da 596 a 1.353 euro.