Nell’ambito di un’articolata attività di indagine inerente il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, la Squadra Mobile della Questura di Treviso ha tratto in arresto in flagranza di reato un Agente della Polizia di Stato, Ivan D. in forza all’aeroporto Marco Polo di Tessera (sobborgo della città di Venezia situato sulla terraferma) già sospeso dal servizio e una donna 50enne colombiana, Merceby Primera M. di residente nella frazione Santa Bona di Treviso. Entrambi in concorso fra loro avrebbero creato al giugno del 2023 un sistema di gestione e di sfruttamento di numerose prostitute prevalentemente straniere e trans suddamericani, in tre diversi locati appartamenti, cui due a Treviso e uno a Martellago ove sarebbe anche residente il poliziotto arrestato. Decine i clienti che usufruivano delle prestazioni sessuali: da operai a imprenditori, da liberi professionisti a colletti bianchi.
Arrestato per sfruttamento della prostituzione un messinese poliziotto in Veneto
Le sex workers (chi offre prestazioni sessuali in cambio di un compenso in denaro) avrebbero pagato una cifra di circa 500 euro alla settimana per potersi prostituire e venivano accompagnate nelle singole abitazioni attraverso un sistema di trasporto a pagamento dagli scali ferroviari e dagli aeroporti. Il ricavo del giro di prostituzione rendeva decine di migliaia di euro al mese al 32enne e la 50enne che lo gestivano. L’uomo originario di un comune della provincia jonica messinese poco sopra Taormina, è genitore ed era stato militante di Fratelli d’Italia come coordinatore a Preganziol dove si era candidato alle Comunali del 2019 con manifesti in cui sosteneva la lotta contro la prostituzione. Nel 2022 era stato espulso dal partito di Giorgia Meloni.
IL PROVVEDIMENTO
La Squadra Mobile ha proceduto all’arresto dell’uomo e al fermo di polizia giudiziaria della donna, che nel frattempo si stava allontanando dall’Italia. Il GIP Carlo Colombo, mantenendo solo l’accusa di favoreggiamento della prostituzione ha disposto per l’uomo l’obbligo di firma, mentre la donna è stata tradotta nel carcere della Giudecca a Venezia in attesa che venga trovato un alloggio idoneo per porla agli arresti domiciliari. Il 32enne ex poliziotto, davanti al Giudice avrebbe fatto delle parziali ammissioni dicendo di sapere che gli “ospiti” erano delle prostitute, ma di aver richiesto somme di denaro esclusivamente per il subaffitto delle case.