“La Rinuncia. Dio è stato sconfitto?” il titolo del pamphlet e del tema del dibattito che si è scatenato sabato pomeriggio al castello normanno
Un libello breve e denso quello del filosofo e giornalista Fabrizio Grasso, dedicato alla vicenda più nota del nuovo millennio e cioè la rinuncia al pontificato di Benedetto XVI. “La Rinuncia. Dio è stato sconfitto?” (Algra Editore, 70 pagine, 6 euro) è uscito in libreria a fine luglio e macina vendite e interesse, tanto che il libro circola nelle stanze vaticane ed è finito sui comodini di due dei cardinali che hanno firmato i “dubia” rivolti a papa Francesco. Si tratta di Raymond Leo Burke, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta e di Walter Brandmüller storico tedesco. E così non sorprende che la prima uscita pubblica dell’autore sia stata proprio nella città eterna, ai microfoni di Radio Radicale. All’opera si è interessata anche la prestigiosa agenzia di stampa Ansa, che ha intervistato l’autore. Sabato pomeriggio a Motta Sant’Anastasia, grazie all’interesse del sindaco Carrà e dell’assessore alla Cultura Distefano che hanno patrocinato l’evento e messo a disposizione la suggestiva sala all’interno del castello Normanno è stato possibile fare la prima uscita ufficiale del libro in Sicilia.
Il pubblico ha risposto a meraviglia e difatti la sala era pienissima e per molti non è stato possibile trovare un posto dove sedersi.
Nonostante questo però i presenti hanno ascoltato con estremo interesse i relatori che si sono alternati nel dibattito sulla Chiesa con due papi. A moderare è stato il preside e giornalista Giuseppe Adernò. Ad intervenire Antonio Giovanni Pesce, professore di Storia e Filosofia nei licei e l’avvocato rotale Fabio Adernò. Ad aleggiare nella sala l’ombra di Carl Schmitt, filosofo e giurista tedesco che col suo pensiero politico ha segnato il novecento e che secondo il filosofo Grasso è imprescindibile per comprendere le cause e gli effetti della rinuncia di papa Ratzinger.
La domanda: “Dio è stato sconfitto?” interroga fedeli e non, intellettuali e uomini della strada e forse è proprio questa la ragione del successo di questo pamphlet. Le coscienze e le intelligenze di tutti sono rimaste sorprese dal gesto che l’11 febbraio del 2013 ha fatto fermare per un attimo il mondo. Vale quindi la pena tentare di riflettere sul fatto che probabilmente segnerà non solo il nostro tempo, ma anche i secoli a venire. Per scoprire se “Dio è stato sconfitto?” non avete che da leggere il pamphlet di questo giovanissimo e provocatore filosofo.