Trenta giorni di prognosi per la donna colpita con calci e pugni
Poteva essere l’ennesima tragedia familiare, ma per fortuna a scongiurare il peggio sono stati i Carabinieri della Stazione di Motta Sant’Anastasia, i quali, avvisati da una segnalazione su una lite in famiglia, hanno fermato un 39enne mottese che stava massacrando di botte la moglie. Per il marito violento si sono schiuse le porte del carcere catanese di Piazza Lanza con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Giunti sul posto, i militari hanno accertato che il 39enne per futili motivi, aveva aggredito e picchiato la moglie, una 36enne, colpendola a calci e pugni e che questa situazione perdurava da oltre un anno. La vittima è stata trasportata e medicata all’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò dove i medici l’hanno ricoverata a seguito delle ferite lacerocontuse all’arcata sopraccigliare sinistra e della frattura del pavimento orbitale sinistro, con una prognosi di 30 giorni.