Si terrà oggi alle ore 19:00, presso il monastero Benedettino “Beato Dusmet” di Nicolosi, la presentazione del volume “Fede e scienza nella Sicilia dell’Ottocento. Il benedettino Giacomo Maggiore” dello storico licodiese Luigi Sanfilippo edito “Edizioni Efesto”. Tra gli invitati, il sindaco di Nicolosi Angelo Pulvirenti, l’assessore alla Cultura Salvo Mazzaglia, la Prof.ssa Pinella Di Gregorio dell’ Università di Catania – delegata del Rettore al Sistema bibliotecario di Ateneo e don Antonino Sapuppo, Direttore dello Studio Teologico San Paolo di Catania. A discutere con l’autore saranno l’Abate Bendettino di San Martino delle Scale – presso Monreale -, Vittorio Rizzone e Don Francesco Aleo, entrambi della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia – Studio Teologico San Paolo, Catania. A moderare l’incontro, sarà il dott. Giuseppe Mazzaglia, Storico e Saggista.
Una figura, quella di Giacomo Maggiore, rivalutata da un attento studio storiografico dell’autore Sanfilippo, che ha voluto “riportare in vita” una figura tanto importante per il mondo Benedettino ma soprattutto per il paese di Santa Maria di Licodia. L’autore, nel suo libro, ricostruisce i tratti salienti della vita dell’ultimo parroco monastico di Licodia, la sua poliedrica personalità di cassinese e abate, scienziato e pastore zelante. Giacomo Maggiore, appartiene a buon diritto a quella larga schiera di colti religiosi nel solco dell’esprit dei Catholiques eclairès (cattolici illuminati) che conciliando fede e ragione si sono impegnati a rifondare gli studi di geologia, botanica e zoologia con lavori di catalogazione e ricerca.
“Attraverso questo volume – scrive il professore Giuseppe Barone -, con metodo rigoroso, Sanfilippo analizza la cultura benedettina del XIX secolo, restituendo ai lettori l’affascinante atmosfera tra orazione, studio e promozione sociale che caratterizza i grandi complessi monastici di S. Nicolò l’Arena a Catania e di S. Maria di Licodia. E nel piccolo centro etneo Maggiore come parroco “monastico” si prenderà cura della vita spirituale e delle istanze di progresso civile dei suoi concittadini a partire dalle drammatiche vicende del 1848 e del 1860 che scandiscono la transizione all’Unità d’Italia”. Subito dopo la presentazione del volume, seguirà l’intitolazione della Biblioteca del Monastero “Beato Dusmet” all’abate Giacomo Maggiore, che oggi custodisce al suo interno oltre 15 mila volumi tutti consultabili dagli studiosi.