Secondo le prime ricostruzioni, sembrerebbe essere di fronte ad atti dolosi riconducibili alla stessa mano incendiaria
Notte di fuoco e paura, quella tra sabato e domenica scorsa a Paternò, che ha dato filo da torcere a gli uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco di Paternò e del comando provinciale di Catania, a causa di diversi incendi che si sono sviluppati a distanza ravvicinata l’uno dall’altro e che hanno interessato 4 automobili e un cassonetto dell’immondizia.
Il primo allarme sarebbe scattato intorno alle 3:30 di domenica, quando ad andare in fumo è stata una Fiat Punto in sosta nei pressi di un’autofficina di via Amerigo Vespucci. A seguire, alcuni minuti dopo minuti, un altro incendio si è sviluppato ai danni di una Fiat 500, posteggiata in via Colombo a circa 150 metri dal primo rogo. Come se non bastasse, la terza auto ad andare a fuoco è stata una Lancia Y10 in via Sabotino, a poco più di 300 metri da via Colombo. Poco dopo mezz’ora, un nuovo allarme giunge alla centrale operativa dei Vigili del Fuoco, che richiede l’intervento del corpo tecnico in via Udine per la presenza di una Fiat Uno che stava andando a fuoco. Per concludere la carrellata di incendi, ad andare in fumo anche un cassonetto dell’immondizia in via Pordenone. Questi ultimi interventi hanno richiesto anche l’intervento di una squadra del comando provinciale dei Vigili del Fuoco in supporto del distaccamento paternese.
A causa delle fiamme e delle alte temperature, sono stati riportati danni alle facciate delle abitazioni nei pressi degli incendi, ai cavi elettrici e alle grondaie. Dai primi rilievi condotti dai Carabinieri della compagnia di Paternò, sembrerebbe emergere che tutti gli incendi siano riconducibili alla stessa mano incendiaria. Sono al vaglio delle forse dell’ordine anche diverse immagini di sistemi di video sorveglianza presenti nella zona, per individuare i colpevoli e fugare ogni dubbio sull’eventuale matrice del gesto.