L’opposizione all’attacco nuovamente sulla nomina del Segretario generale del comune
Ancora la nomina di Giuseppe Bartorilla a Segretario generale del Comune di Paternò, da parte del sindaco Nino Naso, nel mirino dell’opposizione consiliare paternese. In una nota, i consiglieri Condorelli, Sinatra, Orfanò, Lo Presti e Distefano, sottolineano che Bartorilla non poteva ottenere la nomina per aver svolto la funzione di Presidente del Nucleo di Valutazione meno di due anni prima. Di seguito la nota integrale
Inconferibilità dell’incarico di Segretario comunale al dottor Bartorilla
Mentre l’amministrazione cercava di dare colpe all’opposizione (dimenticandosi della sua maggioranza) per un atto che ha salvato il paese di Paternò da un prelievo che avrebbe portato gravi danni, dati i nostri dubbi sulla fattibilità di un rimborso entro dicembre presso la cassa depositi e prestiti, in data 25/02/2019 è stato protocollato un comunicato sull’Inconferibilità dell’incarico di segretario comunale al dott. Bartorilla.
Tale atto, cui è stata nostra premura farne prendere conoscenza, oltre che al Presidente del Consiglio ed al Sindaco, allo stesso Segretario Comunale, e naturalmente alla Corte dei Conti (sezione di controllo), al Prefetto, all’ANAC, all’assessore agli enti locali ed al comune di Bronte, nostro diretto “condivisore” in questa avventura-disavventura con l’attuale segretario, si rifà all’Art. 4 D.lgs. 39/2013 che sottolinea l’inconferibilità “a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico”.
Dato che la determina sindacale n.22 dell’1/10/2018 il dott. Bartorilla è stato nominato Presidente del Nucleo di Valutazione, che con una nota del 20 Novembre 2018 il medesimo dott. Bartorilla si è dimesso da tale ruolo e che solo in data 11/01/2019, data successiva all’incarico all’interno del nucleo, è stato nominato Segretario Comunale ciò rende quest’ultimo incarico inconferibile prima dello scadere dei 2 anni ai sensi della legge sopracitata che specifica inconfutabilmente che, chiunque abbia svolto in proprio attività professionali finanziate dall’ente che conferisce l’incarico, non può ricevere dallo stesso ente un nuovo incarico di vertice se non allo scadere dei 2 anni dalla cessazione dell’incarico precedente ovvero, in questo caso specifico, il 21/novembre/2020.
Tutto ciò premesso, non è nostra intenzione nessuna azione bellica contro questo professionista ma ci aspettiamo una risposta sincera, trasparente, immediata e nell’assoluto rispetto delle regole e della legalità che, sempre, devono essere il fondamento di una società civile.
I consiglieri
Guido Attilio Condorelli
Emilia Sinatra
Giuseppe Orfanò
Giuseppe Lo Presti
Anthony Distefano