Per il Tribunale amministrativo discutibile la sanificazione per “semplice presenza nei locali di personale esterno”
Il sindaco Nino Naso, bocciato per la seconda volta dal Tribunale amministrativo regionale di Catania che, dopo i provvedimenti di novembre-dicembre, ha sospeso ancora l’efficacia di un’ordinanza sindacale (quella del del 17 gennaio scorso) con cui sono state chiuse per sanificazione, sino al 22 gennaio, le scuole di pertinenza comunale (Infanzia, Primaria, Medie). Il Tar di Catania, con decreto del Presidente Daniele Burzichelli firmato ieri, ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza sindacale dopo il ricorso di una rappresentanza di genitori contrari alla chiusura, perché “appare assai discutibile che tale esigenza si imponga a causa della semplice presenza nei locali di personale esterno; risulta, poi, “ictu oculi” implausibile che tale operazione richieda cinque giorni”.
Durissimo il commento del primo cittadino che, nella seconda ondata della pandemia, ha sposato le ragioni dei genitori che chiedono la chiusura delle aule, anche a costo di emanare ordinanze illegittime: «È veramente inaudito. Sono indignato. Ancora una volta denunciato per avere salvaguardato la salute dei nostri figli, anche dei figli di chi mi ha denunciato. Mi chiedo se sia diventata questa una battaglia personale contro questo sindaco. Io ho solo cercato di salvaguardare la salute della nostra comunità. Siamo ligi al dovere, rispettiamo la sospensiva e gli alunni dovranno rientrare a scuola. Ma si sappia che queste azioni non mi scoraggiano. Continuerò a combattere per salvaguardare la salute non solo degli alunni ma anche dei loro genitori, degli insegnanti, del personale scolastico e dunque di tutta la cittadinanza». Insomma, se due bocciature non sono bastate, Naso – come si legge fra le righe – è pronto a rilanciare ancora.