Il costo del Ponte sullo Stretto per collegare la Sicilia alla Penisola e quindi all’Europa, nel 2004, quando i lavori vennero aggiudicati all’Eurolink (Società General Contractor, Gruppo Impregilo, incaricata dalla Società Stretto di Messina di progettare e realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina) guidato da Webuild (dal 15 maggio 2020 è la nuova denominazione sociale di Salini Impregilo che nacque con la fusione per incorporazione di Salini SpA in Impregilo SpA: un gruppo multinazionale italiano che opera nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria) erano di 3,9 miliardi. Nel 2011 quando fu approvato il progetto* la cifra ufficiale era salita a 8,5 miliardi.
Lo scorso 16 marzo 2023 il Consiglio dei Ministri aveva approvato il testo della bozza del Decreto contenente disposizioni urgenti per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, divenuto poi il decreto Legge n.35 del 31 marzo 2023, recante: Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
Dall’allegato “Infrastrutture” al Def (Documento di economia e finanza) approvato il 28 aprile 2023 dal Parlamento, il costo del Ponte sullo Stretto tra Sicilia e Calabria è stato computato in 13,5 miliardi di euro.
Nello medesimo documento si apprendeva che sarebbero serviti altri 1,1 miliardi per realizzare le opere complementari al collegamento ferroviario “lato Sicilia e lato Calabria, che dovranno essere oggetto del contratto di programma con Rfi (Rete Ferroviaria Italiana)” .
Rimaneva ancora da stimare il costo delle opere “di ottimizzazione e complementari alle connessioni stradali” che, considerate “di minor impatto economico, verranno meglio definite e dettagliate nell’ambito dei prossimi contratti di programma con Anas”.
Ieri il sottosegretario ai Trasporti, Edoardo Rixi, intervenendo sul ponte sullo Stretto alle commissioni riunite Trasporti e Ambiente della Camera ha dichiarato che “Il costo a noi risulta complessivamente per l’opera di 13,5 miliardi“.
Innanzi alle Commissioni riunite Trasporti e Ambiente della Camera, il sottosegretario ha specificato “Proprio nell’ottica di evitare aumenti smisurati di prezzi difficili da gestire, quello che è stato fatto è di blindare la situazione in modo da evitare in futuro aumenti esponenziali di quelle che possono essere i rincari, per cui è stato accantonato l’emendamento” relativo al caro-materiale, che sarà sbloccato “a breve perché c’è la riformulazione definitiva del Mef che stanno scrivendo. I rincari sono dovuti al fatto che fino al 2021 è stato utilizzato l’indice Istat, dopo c’è stato un aumento esponenziale delle materie prime e quindi è stato fatto basandosi si una media degli appalti di Rfi, visto che è un’opera ferroviarie a le ferrovie sono aumentate più di altre opere. Quello che crediamo è che in questo momento per un’opera straordinaria serve un perimetro legislativo che contemperi l’interesse dello Stato rispetto a quello dei privati“.
Le Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera dei deputati hanno approvato il mandato ai relatori per riferire sul decreto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il provvedimento va oggi alle 15 in Aula alla Camera dei Deputati.
* Il progetto del Ponte sullo Stretto al momento rimane quello di una struttura sospesa lunga circa 3,3 chilometri che collegherà la città di Messina in Sicilia con quella di Villa San Giovanni in Calabria. L’opera dovrebbe ridurre significativamente i tempi di percorrenza tra le due regioni e rappresenterebbe un’importante infrastruttura per il trasporto merci e passeggeri. Le possibili soluzioni alternative al momento discusse sono altre tre: un ponte a più campate, con una luce centrale tra due piloni in alveo (la parte di terreno occupata dalle acque di un corso o di uno specchio d’acqua) e due campate fino alle sponde, così si ridurrebbe l’estensione delle campate per la presenza di pile in acqua; un tunnel immerso in alveo e flottante, anche noto come “tunnel di Archimede” con una parte sospesa nel mare sottostante; un tunnel sotterraneo subalveo (che si trova al di sotto dell’alveo di un corso d’acqua) completamente interrato sotto il livello del mare.
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