Una serata coinvolgente – come coinvolgente lo è sempre stato l’autore Pippo Crispi – quella di ieri all’interno della sala consiliare del Palazzo di città di Santa Maria di Licodia che ha accolto tantissimi licodiesi che hanno voluto partecipare alla presentazione del libro “Per grazia (non) ricevuta”. Tradizioni popolari e avvenimenti storici, quelli della seconda guerra mondiale, fanno da sfondo al racconto che prende spunto e si snoda seguendo le note contenute in un vecchio quaderno, una sorta di diario, rinvenuto per caso, dopo un sisma, all’interno di una cassapanca. Turi è un giovane siciliano che unisce al lavoro nei campi l’interesse per la letteratura. S’innamora, ricambiato, di Grazia, ma lo scoppio del secondo conflitto mondiale e, dopo il suo arruolamento, la partenza per la Russia, sconvolgeranno la sua vita e quella delle persone che lo circondano.
Opera seconda, per l’autore, quella presentata ieri, che racconta al suo interno temi attualissimi proposti con semplicità letteraria ma con dovizia di narrazione supportata da ricerche storiche utili alla contestualizzazione dei fatti narrati. «Se levassimo gli “occhiali” del protagonista ed indossassimo quelli di un giovane Ucraino di oggi, vediamo come la tematica è attualissima e ben calata nei fatti che si stanno vivendo», ha commentato Federica Crispi, figlia dell’autore che nel libro ha curato la prefazione. L’intero ricavato della vendita del libro sarà destinata all’AIRC, associazione dedita alla ricerca sul cancro.