“Chi va piano va sano e va lontano”. Sembrerebbe essere ormai questo il proverbio preferito dall’amministrazione Mastroianni, che con tempi a tratti geologici riesce però a portare a compimento alcuni obbiettivi prefissati. È di oggi la notizia che si è giunti all’aggiudicazione definitiva del servizio “Strisce blu” sul comune di Santa Maria di Licodia. A gestirlo sarà laBconsulenze s.r.l. con sede legale a Roma, unico operatore economico partecipante alla procedura aperta per l’affidamento del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento senza custodia ubicati nelle aree pubbliche di Santa Maria di Licodia. Un bando, quello che si conclude, pubblicato nel mese di febbraio 2021 dalla Cuc di Randazzo, per un importo a base d’asta di 784.918,03 €. Adesso, sarà la ditta aggiudicataria a dover procedere con l’installazione dei parcometri, il posizionamento della segnaletica orizzontale e verticale e solo dopo con l’avvio del servizio.
Quello delle “Strisce blu”, è un iter che aveva avuto inizio nel lontano settembre 2017 e che si concretizza solamente oggi a distanza di quasi 4 anni. Il tutto, iniziò quando in seno al consiglio comunale fu approvato all’unanimità un emendamento al “piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi di Polizia Municipale” proposto dall’ex presidente del consiglio ed attuale assessore Gabriele Gurgone – e sottoscritto da tutta la maggioranza – che prevedeva la dotazione di un autovelox da impiegare sulla 284 e l’attivazione delle strisce blu per la sosta su tutta la via Vittorio Emanuele.
Poi un lungo silenzio fino al mese di maggio 2018, quando fu approvato in consiglio comunale l’apposito regolamento, con i voti favorevoli di 8 componenti della maggioranza e il voto contrario dei 4 componenti dell’opposizione. Qualche giorno prima dell’approvazione, la discussione consiliare sulle strisce blu si era arenata su un emendamento che avrebbe permesso di dotare gli amministratori licodiesi di un pass gratuito utile alla sosta libera nelle aree a pagamento durante l’esercizio della loro funzione di amministratori. Una proposta che fece storcere il muso al capogruppo dell’opposizione Angelo Capace che disse «è un privilegio e mi vergognerei a far togliere una macchina ad un cittadino per permettere la sosta ad una di un consigliere». Di parere opposto fu invece l’allora capo della maggioranza Pippo Nicolosi il quale affermò che «la giunta e l’amministrazione hanno diritto di posteggiare nelle vicinanze».
E qualche sassolino, che aveva il peso di un macigno, sempre sulla vicenda delle “Strisce blu” se lo era tolto il sindaco Salvatore Mastroianni durante un consiglio comunale del mese di luglio 2020. In quell’occasione, il primo cittadino aveva attribuito le colpe del ritardo del bando ad una «grossa lungaggine da parte del comando dei Vigili Urbani per prepararlo. I documenti presentati dal comandante (Aricò, ndr) erano poco esaustivi e privi addirittura di una lettera d’accompagnamento e protocollo». Dichiarazioni che generarono un botta e risposta tra il primo cittadino e l’ormai ex Comandante della Polizia Municipale Dino Aricò il quale a sua discolpa disse «sulle strisce blu, ammetto che per dimenticanza non ho allegato la lettera di trasmissione, ma ho consegnato tutto alla Cuc di Bronte per espletare la gara e, aggiungo, per me la pratica era completa. Nella redazione del bando ho avuto anche il sostegno dell’avvocato Luca Ardizzone (consulente del comune, ndr) e quindi ho ritenuto che il bando fosse perfetto così come è stato consegnato ai dipendenti della Centrale unica di committenza».
Ma oggi le lungaggini burocratiche sulle strisce blu – e non solo – sono solamente uno dei tanti brutti ricordi da dimenticare di questo decennio amministrativo licodiese, i cui componenti di ieri e di oggi sembrano correre in maniera spedita di traguardo in traguardo, di successo in successo, verso la meta ultima delle prossime amministrative, dove dai palchi dei comizi dei “fedelissimi” – da una parte – e dei “fuoriusciti” dall’altra, probabilmente si scoprirà che a Licodia tutto è stato migliorato, tutto è stato cambiato affinché nulla sia realmente cambiato.