Istanza rigettata per la mancanza del piano di comunicazione e per il mancato raggiungimento del punteggio minimo
Ha ricevuto un “no” da parte della Regione Siciliana il progetto presentato nello scorso mese di luglio dal Comune di Santa Maria di Licodia per la realizzazione del nuovo Centro comunale di raccolta rifiuti, che sarebbe dovuto sorgere poco lontano dall’attuale isola ecologica, ormai dismessa, non distante dalla Fontana del Cherubino. Con il decreto del dirigente generale dell’assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità – Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, datato 26 ottobre 2017, il piccolo centro etneo vede sfumare la possibilità di finanziamento di un’importante opera per un importo di 820 mila euro. La mancata approvazione del progetto, si legge nelle motivazioni riportate sul decreto, è riconducibile alla “mancanza dei requisiti di ammissibilità (piano di comunicazione) e per mancato raggiungimento del punteggio minimo (42/100)”.
Ad annunciare la possibilità di realizzazione di un nuovo centro di raccolta rifiuti era stato lo stesso primo cittadino Salvatore Mastroianni l’8 aprile dello scorso anno quando diceva alle telecamere di Yvii24 che «ad onor del vero, voglio che i cittadini licodiesi sappiano che la scorsa settimana abbiamo partecipato ad una riunione a Palermo, per recepire dei fondi ministeriali che ci consentono di trasformare il centro di raccolta in un’isola ecologica e quindi daremo la possibilità di avere questo servizio in maniera totale con un finanziamento che si aggirerà sugli 800 mila euro». (rileggi l’articolo).
Altro annuncio di riapertura dato come “ufficioso” è poi stato quello dell’allora presidente del Consiglio comunale licodiese, Gabriele Gurgone, che nel corso della “Giornata di sensibilizzazione al riciclo”, tenutasi presso l’Istituto “Don Bosco” il 23 febbraio 2016, aveva anticipato la notizia della possibile riapertura dell’isola ecologica (rileggi l’articolo).
Lo stesso Consiglio comunale, il 30 gennaio scorso, aveva inoltre approvato il progetto e la relativa variante al Piano Regolatore Generale, per la realizzazione del nuovo Centro di raccolta comunale dei rifiuti differenziati che sarebbe dovuto sorgere di fronte all’attuale isola ecologica da anni ormai in disuso, in contrada Buglio, su un terreno di proprietà comunale.
Il mix di mancanza di requisiti minimi ed una scarsa valutazione del progetto da parte della stessa Regione Siciliana, restituisce all’amministrazione prima ed ai cittadini licodiesi poi un boccone amaro difficile da digerire, considerato il fatto che l’apertura di questo centro era stato anche inserito tra le “priorità” del programma elettorale dell’attuale amministrazione. Oltre al danno, anche la beffa, visto che la presenza di un centro efficiente sul territorio avrebbe potuto arginare l’annosa questione dell’abbandono selvaggio di rifiuti nel piazzale antistante l’ex isola ecologica. Una “boccata d’aria fresca”, invece, per coloro che a spada tratta si sono opposti alla nascita del centro di raccolta proprio in quell’area prevista dal progetto rigettato, in quanto ritenuto luogo di valenza paesaggistica, turistica e archeologica.