Tra gli argomenti, le 6 interpellanze dell’opposizione e una mozione sulla 284
È stato convocato per le ore 19:00 di martedi 8 maggio il Consiglio comunale di Santa Maria di Licodia in seduta ordinaria, per la trattazione di ben 10 punti all’ordine del giorno. Nella prima parte della discussione consiliare saranno portati a discussione ed approvazione il “regolamento per la protezione dei dati personali-privacy”, il “regolamento per la sosta nei parcheggi pubblici a tempo ed a pagamento” e la presa d’atto della “mozione a favore della Piattaforma programmatica insegnanti siciliani”. Quest’ultimo punto punto, riguarda la sottoscrizione da parte dei Comuni, di un documento contenente le “istanze di migliaia di docenti appartenenti a gruppi e comitati nati spontaneamente che vivono gli effetti del piano assunzioni previste dalla legge 107/2015 e degli algoritmi che hanno erroneamente influenzato la mobilità. Docenti del Sud Italia che svolgono il proprio lavoro al Nord”.
Saranno poi trattate le 6 interpellanze presentare dal gruppo d’opposizione “Unione Licodiese” riguardanti il “baby sindaco o sindaco dei ragazzi”, lo “stato di degrado del civico cimitero”, la “chiusura della Banca Popolare”, le “condizioni strade urbane”, le “strategie di risparmio” e la “zona artigianale”. Rimasta per il momento fuori dalla trattazione, la proposta di delibera consiliare sulla questione “Tatro San Giuseppe”. Da parte di alcuni componenti della maggioranza, con primo firmatario il vicesindaco Mirella Rizzo, è stata inoltre avanzata la richiesta di trattazione di una mozione, relativa ad “Interventi straordinari ed urgenti sulla S.S. 284”. Attraverso questo documento il consiglio comunale impegna “il prefetto di Catania, la Presidenza e il Governo Regionale nello specifico l’Assessore alle Infrastrutture, e le Autorità dell’Area Metropolitana di Catania a sollecitare l’esecutività del progetto finanziato dal Cipe, richiedendo nelle more con urgenza gli interventi tecnici utili e necessari alla messa in sicurezza del tratto Paternò-Adrano, per scongiurare il protrarsi della strage”.