Due settimane di arte e creatività nell’ambito della “Giornata nazionale delle Ferrovie dimenticate”
Ha preso il via oggi, per concludersi domenica 13 maggio, la prima edizione del “Lib Festival, creatività e paesaggio lungo i binari della Valle del Simeto” che si terrà presso la stazione San Marco di Paternò e nelle aree limitrofe, nell’ambito dell’undicesima “Giornata nazionale delle Ferrovie dimenticate” e del “Mese della mobilità dolce”, organizzato da Co.mo.do.
Ad allestire l’iniziativa l’associazione “Suds, Stazioni Unite del Simeto”, col patrocinio del Comune di Paternò, e in collaborazione con: Patto di Fiume Simeto, Presidio partecipativo del Patto di Fiume, Biodistretto della Valle de Simeto, ViviSimeto, Università di Catania, Banca Etica e Siedas.
Il festival si pone l’obiettivo rigenerare la valle mediante la fruizione etica del patrimonio storico e paesaggistico, mediante un ricco programma di eventi definiti culturRUrali, dove l’arte si contamina tra contemporaneità e tradizione, e quale vetrina di una Sicilia incontaminata e poco conosciuta, suscettibile di attrarre un turismo sostenibile, responsabile e alternativo, legato alla mobilità dolce e al rispetto dei luoghi.
L’inaugurazione questa mattina con un convegno sul “Reimpiego delle linee ferroviarie in disuso o dismesse alla luce della L.128/2017”. Fra i relatori anche la deputata nazionale Maria Iacono che ha dato il proprio nome ad una legge tematica. Al entro dei lavori un focus sulle esperienze siciliane già in atto e ipotizzare gli scenari futuri del territorio.
Nel corso del festival verranno proposti oltre ottanta eventi artistici, convegni, workshop, presentazioni libri, mostre, spettacoli, concerti, sport, escursioni naturalistiche e archeologiche, momenti di degustazione di prodotti locali. In gran parte le iniziative verranno proposte nei due fine settimana, dalla mattina alle otto alla mezzanotte.
Tante le realtà che hanno aderito all’iniziativa, a partire dalle scuole, fra cui la scuola secondaria di primo grado “Marconi” e i licei scientifico, classico, artistico e psicopedagogico di Paternò, oltre che altri istituti di Belpasso. Ancora, importantissima, la collaborazione con l’Università di Catania, che curerà l’open house legata al futuro della stazione e che, per tutta la durata del festival, svolgerà un workshop su “Il paesaggio come strumento di progetto (CdL in ingegneria edile e architettura/Dicar)”.
L’obiettivo è la riscoperta della storia simetina, la tutela del territorio e la restituzione dello stesso alla collettività per rinsaldare quel legame con le origini che la frenesia degli ultimi decenni ha rischiato di spezzare.