L’Olocausto percepito da un bambino di oggi. Anna, “Per me sei stata molto coraggiosa e forte”
Commoventi e toccanti le poche righe della lettera che il piccolo Pietro Contarino, 8 anni, di Santa Maria di Licodia, studente della terza sezione B della primaria dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” ha ipoteticamente indirizzato ad Anna Frank – attraverso un elaborato assegnato dall’insegnante Laura Coppola – dopo che in classe era stato affrontato il delicato tema della Shoah.
La grandezza di una tragedia percepita in maniera chiara e netta da chi non ha mai vissuto una guerra, da chi non ha avuto esperienza diretta del più grande orrore che mente umana abbia mai potuto ingegnare come l’Olocausto. “Per me sei stata molto coraggiosa e forte”, scrive nella lettera il piccolo Pietro che si immedesima nelle difficoltà e nell’orrore che la giovane Anna ha vissuto prima con la fuga dai nazisti ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, e poi con la prigionia che la portò alla morte all’interno del campo di Bergen-Belsen della Bassa Sassonia.
Cara Anna, sono Pietro.
Oggi la maestra ci ha raccontato la tua storia e della tua famiglia. Mi sono dispiaciuto molto. Non riesco ad immaginare come sia terribile per una bambina stare in prigione, senza giocare, mangiare, respirare aria fresca e non parlare con nessuno. Per me sei stata molto coraggiosa e forte.
Io sono un bambino fortunato come lo eri tu prima della guerra, perché: posso giocare all’aria aperta con i miei amici, andare a scuola, fare calcio, studiare e stare con la mia famiglia.
Spero che non ci siano mai più guerre .
Quella della Shoah è certamente una delle pagine più buie della storia dell’umanità. È proprio per questo che lo Stato italiano ha voluto riconoscere, con una legge del 2000, il giorno 27 gennaio – data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz – come il “Giorno della Memoria”, per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Una giornata in cui soprattutto all’interno degli istituti scolastici viene ricordato e tramandato alle nuove generazioni quanto accaduto, cosicché simili eventi non possano mai più accadere (rivedi gli eventi della Giornata della Memoria organizzati nel comprensorio).