Cagnolino lasciato morire con un cappio intorno al collo in una zona di campagna non lontana dalla stazione
Un gesto inqualificabile, un orrore che lascia sgomenti e costernati. Indignazione a Santa Maria di Licodia per il ritrovamento di un cane impiccato in un’area di campagna a ridosso del centro, fra via Aldo Moro e via Vittorio Emanuele, non distante dalla stazione della Ferrovia Circumetnea.
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Alla povera bestiola è stato dapprima annodato il muso con un laccio, per evitare che abbaiasse, e poi stretto un cappio di fil di ferro intorno al collo, legato dall’altro capo alla una trave di una costruzione in calcestrutto abbandonata. Infine, il cagnolino è stato lanciato nel vuoto. Si possono solo immaginare le atroci sofferenze che ha patito.
Il corpo penzolante della bestia, è stato ritrovato oggi. La morte risalirebbe a qualche giorno fa. Immediata la segnalazione a Carabinieri e Polizia locale. Avviate le indagini per risalire agli autori di questo gesto, che sta suscitando rabbia e costernazione in città. I resti del cagnolino sono stati rimossi nel pomeriggio di oggi.
L’associazione “Porgi l’altra zampa” (che si è occupata del caso) scrive su Facebook: “Noi volontari siamo sconvolti da quello che abbiamo visto oggi… Non abbiamo parole per descrivere la crudeltà e lo sconforto che abbiamo provato vedendo ciò. Da quasi 3 anni ci occupiamo di randagismo sul nostro territorio, ma questo è davvero troppo… pensiamo alla sofferenza che ha provato questo cagnolino appeso ad un fil di ferro con il musetto legato. Non si poteva difendere, non poteva neanche lamentarsi, neanche una possibilità di essere salvato (…)”