La Regione sta considerando la trasformazione dell’Ast in una società “in house providing” il che aprirá
la strada alla partecipazione di operatori privati nel settore dei trasporti pubblici locali. Questa decisione sta
destando preoccupazione tra i quasi 800 dipendenti dell’Ast e che in questi giorni sta generando anche una polemica all`interno della maggioranza di Governo.
Nel passato, l’Ast ha affrontato alcune sfide significative, tra cui la chiusura dello scalo di Fontanarossa per il quale ha dato supporto nei trasferimenti dei viaggiatori presso gli altri scali siciliani, il cui servizio peró ne ha generato la cancellazione di molte corse minori durante l’estate per la carenza di mezzi, e che oggi si accentua con la riapertura delle scuole e l`inizio della turnistica invernale
La nuova leadership dell’azienda sta cercando di risolvere problemi finanziari, ma la decisione della Regione di trasformarla in una società “in house” inevitabilmente porterebbe ulteriori cambiamenti.
Il segretario nazionale con delega al Trasporto Pubblico Locale della Fast Confsal, Giuseppe Cottone, ha detto: “Il sindacato Fast ha sollevato preoccupazioni per il futuro dei lavoratori Ast e ha chiesto un incontro con la
Regione per discutere la situazione. La Regione dal suo canto sembra intenzionata a procedere con il piano
di trasformazione, aprendo ai privati la possibilità di operare nelle tratte extraurbane dei trasporti pubblici
locali. Come sindacato siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché a tutti i
dipendenti Ast sia Effettivi che Interinali venga garantito un futuro certo. Per i 220 interinali siamo preoccupati perché i privati non garantiscono nulla. Ho portato la questione alla Quarta commissione dell’Ars dopo la chiamata al presidente e al direttore generale. Chiediamo alla Regione Siciliana notizie certe“.
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