Neanche è terminata (in atto) l’emergenza Etna che è ripresa con più intensità quella sull’isola di Stromboli, tanto che è stata dichiarata l’allerta rossa per l’omonimo vulcano. Due giorni addietro un’eruzione di cenere aveva invaso l’isola e la lava fuoriuscita si era riversata nella “Sciara del Fuoco”, un’area disabitata, finendo in mare. L’eruzione odierna ha provocato una nube di cenere alta fino a due chilometri. Dal 25 giugno la Protezione civile aveva disposto lo stato di allerta arancione sull’Isola di Stromboli.
Dalle 20 di ieri la Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta dal livello arancione al livello rosso e la fase operativa di preallarme ”Tale decisione è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana. La riunione è stata convocata in seguito alla rapida evoluzione attività che stanno interessando il vulcano. Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza, che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino. L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. Con il passaggio alla fase operativa di Preallarme si attiva il livello locale di protezione civile presso il Centro Operativo Avanzato – COA, che sarà supportato da esperti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, garantendo il raccordo con le strutture operative impegnate. Il Sindaco del Comune di Lipari, che ha preso parte alla riunione, ha già disposto prime misure precauzionali volte alla tutela delle persone presenti sull’isola. Il primo cittadino sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Si invita pertanto la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile”. Questo odierno innalzamento dell’allerta comporta il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.
Da allerta arancione a rossa per il vulcano Stromboli
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia aveva comunicato che un flusso lavico prodotto dalla bocca posta a quota 700 metri sul livello del mare è rapidamente sdrucciolato lungo la “Sciara del Fuoco”, raggiungendo la linea di costa e propagandosi in mare per diverse decine di metri. La colonna di cenere sollevata aveva nel frattempo raggiunto un’altezza di circa due chilometri.
In due delle immagini interne (tratte dalla pagina dell’Osservatorio etneo dell’INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), si ha la situazione odierna sull’isola di Stromboli: 05.07.2024, alle ore 7,30 e ore 7,51, la condizione, in atto, si presenta pressoché standardizzatasi.