Il neo sindaco di Taormina, Cateno De Luca (nell’immagine di copertina a destra), appena eletto e nominata la Giunta, si è occupato del dissesto finanziario della Perla dello Jonio. Con De Luca c’erano il presidente della Commissione Liquidatoria Lucio Catania e le componenti Maria Di Nardo e Tania Giallongo e il segretario generale dell’Ente locale Giuseppe Bartorilla (nell’immagine di copertina a sinistra). È emerso concordemente che fino alla fine del 2020 la competenza della gestione delle entrate, ai fini della gestione della massa passiva, era della medesima commissione, mentre dal 2021 la gestione è passata totalmente all’Ente locale sicché tutto ciò sarà recuperato andrà nelle casse dell’Ente municipale.
Nel frattempo, sempre ieri, c’è stato un confronto tra la Giunta e i dirigenti del Comune dal quale è emersa una pesante evasione dei tributi a Taormina. Cateno De Luca nei giorni scorsi lo aveva palesato preoccupazioni per i conti di Palazzo dei Giurati (sede del Comune) tanto che erano già partite delle azioni di recupero delle morosità seppure di indubbio esito. Al termine della riunione svoltasi ieri Municipio è emersa l’esistenza, al momento di circa 20milioni di euro di evasione tributaria annua causata dal 20% dei contribuenti taorminesi in danno dell’80% dei taorminesi che pagano regolarmente i tributi ma che rappresentano con il loro gettito il 30% delle entrate tributarie. Le mancate entrate riguardano: l’Imu prevista per 5milionidi euro mentre dovrebbe essere di circa 12-15 milioni; addizionale comunale Irpef con una previsione di entrata di circa 900.000 euro mentre dovrebbe essere di almeno 2,5 milioni; Imposta di soggiorno con una previsione di entrata di 2,8 milioni di euro a fronte di almeno 4 milioni; Tari, con una previsione di entrata di 4,5 milioni a fronte di almeno 10 milioni. Il sindaco Cateno intende realizzare una banca dati unica delle entrate municipali con l’incrocio dei: dati catastali; utenze elettriche, idriche e rifiuti; concessione suolo pubblico, utilizzo beni immobili del comune.
Altro punto sollevato da De Luca è stato sulla Fondazione Taormina Arte, per la quale il sindaco intende procedere ad una modifica dello statuto. Nel pomeriggio di ieri si è incontrato con la sovrintendente della Fondazione Ester Bonafede per verificare la situazione finanziaria e contabile. Il sindaco ha manifestato di non volere insediarsi in una Fondazione locale dipendente dalla Regione Siciliana poiché “non è accettabile che Taormina continui ad essere ospite in casa propria. Come sindaco di Taormina rivendico il ruolo di protagonismo che ci spetta. Ecco perché ho apprezzato l’apertura da parte della sovrintendente a venire incontro alle esigenze ed istanze del Comune di Taormina”. La sovrintendente Ester Bonafede comunque dato la disponibilità per la modifica dello statuto e per avviare tutte le procedure per riconoscere al Comune di Taormina una parte degli incassi per far fronte alla gestione e compensare i servizi di decoro, pulizia ed ordine pubblico che il Comune è obbligato a garantire per tutti gli eventi che sono già programmati all’interno del Teatro Antico.
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