Dopo diversi mesi – in cui l’Italia sotto infrazione ha pagato una multa di circa 2,5 milioni al mese all’Unione europea per ritardi in questo settore nella nomina dei commissari oltre che ha avuto bloccati una ventina di cantieri fra reti idriche, fognarie e depuratori – è arrivata da parte del Governo nazionale la nomina del Commissario straordinario per la depurazione e dei 2 suoi vice. Il decreto di nomina porta la firma di Giorgia Meloni ed è stato predisposto dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, su indicazione del collega dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Il nominato a Commissario è l’ex deputato di Alleanza Nazionale Fabio Fatuzzo, poi assessore a Catania con il sindaco Scapagnini e quindi presidente della Sidra, la ex municipalizzata che gestisce il servizio idrico integrato della città. I due vice sono Toto Cordaro, assessore regionale al Territorio nell’ex governo Musumeci, uscito che ha lasciato l’Udc aderendo a Fratelli d’Italia e il calabrese Antonino Daffinà.
Queste nomine hanno però sollevato il disappunto del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il quale ha dichiarato «Ho appreso che il governo nazionale ha recentemente nominato il commissario della depurazione e due suoi vice. Il mio grande stupore consiste nel fatto che si è passati dal prof. Gino Giugni, ordinario di Ingegneria idraulica, e quindi dotato di altissima competenza e preparazione sul delicatissimo settore che vede la Sicilia particolarmente coinvolta, ad un ex parlamentare che, nel pieno rispetto della sua prestigiosa carriera, non presenta alcuna preparazione specifica. Mi auguro che il governo nazionale rifletta attentamente su queste scelte». E ha aggiunto il presidente Schifani «Lo stesso dicasi per uno dei due vice commissari, il quale, già assessore nella Giunta Musumeci e poi non più ricandidato, si presenta come ex politico dotato di breve conoscenza della materia acquisita nel volgere del suo ruolo istituzionale. Per non parlare del secondo vicecommissario, politico calabrese del tutto ignaro della materia, ma vicino alla politica di quella regione. L’incarico della gestione della depurazione presuppone grandi professionalità specifiche e indipendenti, in quanto abbraccia anche episodi di gestione finanziaria delicati e tempestivi».
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nonché Vice presidente del Consiglio e leader della Lega Matteo Salvini con una nota ha sostenuto le parole del Presidente della Regione Siciliana «Apprendiamo con perplessità della nomina. Si tratta di un incarico che richiede una particolare competenza tecnica. Auspichiamo che il governo nazionale possa rivedere tale decisione dei ministri competenti, nella prospettiva di garantire una gestione ottimale della depurazione delle acque, un bene essenziale per la salubrità del territorio e della salute pubblica».
Sulla questione è intervenuto l’ex senatore di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che ha appoggiato la scelta della parte di Governo Meloni facente capo a FdI «Non posso che condividere, e apprezzare, la scelta del governo Meloni di nominare Fabio Fatuzzo. Le sue grandi capacità e la sua grande esperienza amministrativa, che ha ampiamente dimostrato anche nel settore idrico prima alla guida dell’Acoset e poi di Sidra, saranno certamente funzionali al nuovo prestigioso incarico».
L’interessato Fabio Fatuzzo ha fatto sapere che «Non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, appena la avrò, andrò a Roma per fare il punto della situazione e affrontare il problema dei poteri commissariali che vanno potenziati, visto che siamo ancora a questo punto». E poi rivolgendosi al Presidente Schifani aggiunge «Gli auguro buon lavoro per il suo importante incarico che lo possa svolgere ancora meglio di quanto fatto in questo primo anno».
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