La pianta organica del dipartimento Acqua e Rifiuti dell’assessorato regionale conta 11 dirigenti ma in servizio al momento sono solo 6, e dal mese prossimo un altro sarà in pensione, e così la copertura dei posti sarà sotto la soglia del 50%. Al dipartimento Energia sono invece 4 su 12 le postazioni dirigenziali vuote. Sicché la Giunta regionale riunita a Palazzo d’Orleans ha discusso la proposta dell’assessore regionale ai Servizi primari, Roberto Di Mauro, di affidare gli incarichi dirigenziali anche ai funzionari, purché laureati.
Se tale progressione venisse esitata positivamente non mancheranno di conseguenza effetti a cascata anche in altri assessorati afflitti dalla carenza di dirigenti.
La sostituzione di dirigenti con semplici funzionari è possibile a livello nazionale in virtù di un decreto legislativo 165 del 2001. La Regione potrebbe utilizzare questa legge seppure rispettando le postille finanziarie che limitano il numero di funzionari che potrebbero in atto essere promossi e che al momento sarebbero meno di 10 in quanto la Regione dispone attualmente solo di un fondo di 500 mila euro l’anno per questo tipo di avanzamenti.
Il metodo consisterebbe in dei bandi interni per poi selezionare i funzionari da promuovere secondo le competenze. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha dato mandato all’assessore Andrea Massina alla Funzione Pubblica di analizzare la situazione. Nella prossima settimana sono attesi delle indicazioni per regolamentare la procedura.
Nell’immagine di copertina: Palazzo d’Orleans sede della Presidenza della Regione Siciliana
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