Secondo un report del 2022 dell’Inail (Istituto nazionale del lavoro), a causa di una evidente carenza di ispettori del lavoro, solo 63 a fronte di oltre 221 mila aziende nell’Isola che, per fortuna, continuano a crescere, sono state effettuate in quell’anno unicamente 707 controlli, persino meno del 2021 in cui erano stati 779.
La Regione Sicilia non ha recepito il decreto sulla riforma nazionale del 2015 con cui parallelamente alle figure ispettive dell’assessorato alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro avrebbe potuto avvalersi anche di quelle dell’Inail e tanto meno fino adesso si è mai stilato un protocollo d’intesa con il predetto Ente pubblico nazionale che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
In un noto contesto isolano in cui, di tutta evidenza e notorietà, cresce solitamente nel privato il cosiddetto lavoro povero, sottopagato e precario, aumentando anche per bisogno l’omertà sociale e per opportunismo quella politica, il Consiglio dei Ministri riunitosi lunedì 1° maggio 2023, alle ore 11.29, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza della Premier Giorgia Meloni e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, ha deliberato, tra l’altro, “Per evitare il godimento irregolare del beneficio, sono previsti un adeguato regime sanzionatorio e una specifica attività di vigilanza da parte del personale ispettivo dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), dell’INPS, della Guardia di finanza e dei Carabinieri … Si introducono, inoltre, disposizioni in materia di condivisione dei dati per il rafforzamento della programmazione dell’attività ispettiva e di vigilanza nella Regione siciliana …”.
“L’articolo sull’invio di nuovi ispettori in Sicilia è una buona notizia, ma non ci basta – dichiara Francesco Lucchesi che per la segreteria regionale Cgil.
“Dalla Regione pretendiamo un cronoprogramma certo, perché la cronaca dimostra la gravità dell’emergenza” precisa Luisella Lionti, segretaria regionale della Uil.
I sindacati rimangono guardinghi “Il possibile arrivo di ispettori è una buona notizia, abbiamo bisogno di verificare chi non rispetta le regole. L’arrivo del contingente dell’Inail però, non è certo scontato. Perché la norma passi dalla carta alla realtà, c’è necessità di una legge attuativa. E le mosse della Regione fino ad ora non fanno certo ben sperare”
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Contingente dell’INL non dell’INAIL.
Inkia palazzo ghigi