Si è riunita ieri pomeriggio, come preannunciato, l’unità di crisi per l’agricoltura istituita dal presidente della Regione Siciliana (ne avevamo scritto nell’articolo “Italia. La protesta degli agricoltori da Nord a Sud. Continua la protesta degli agricoltori, da Nord a Sud. Gli annunci dell’UE, i propositi del Governo nazionale e regionale“). Alla predetta unità di crisi, presieduta dal Presidente Schifani e dall’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, erano presenti anche le rappresentanze di Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Legacoop e i movimenti che nelle ultime settimane, con la marcia dei trattori, hanno chiesto attenzione alla politica europea, nazionale e regionale. Dell’unità di crisi fanno parte anche i dirigenti generali dei dipartimenti interessati, ovvero Dario Cartabellotta (Agricoltura), Fulvio Bellomo (Sviluppo rurale), Salvatore Requirez (Dasoe), Calogero Burgio (Acqua e rifiuti), Salvo Cocina (Protezione civile) e il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro. Tra le decisioni prese, il Governo regionale, nella prossima seduta di Giunta, procederà alla declaratoria di calamità eccezionale per siccità severa con la possibilità di attivare l’intervento straordinario della Protezione civile per la salvaguardia del patrimonio zootecnico in modo da far fronte alla mancanza di foraggio e acqua.
“Un incontro proficuo e operativo improntato all’ascolto e al confronto, nel corso del quale ho fatto il punto su alcune misure che introdurremo nei prossimi giorni – ha dichiarato l’assessore Sammartino – per mettere in sicurezza un comparto strategico per la nostra economia. Per farlo servono fondi. E per questo in Conferenza Stato-Regioni ho avanzato la richiesta di regionalizzare le risorse e la gestione del rischio climatico per la programmazione 2023-2027».
«La Regione Siciliana c’è e farà la propria parte, ma all’Unione Europea dobbiamo ricordare – ha aggiunto Sammartino – che l’agricoltore non è nemico dell’ambiente, che la sostenibilità deve essere anche economica e sociale e che la neutralità climatica non può sacrificare la sicurezza e la sovranità alimentare, cioè il diritto dei popoli ad avere cibo sicuro in quantità e qualità. Ben venga la transizione ecologica, ma di concerto con gli agricoltori e non contro di loro. Alcune politiche ambientali comunitarie alla lunga possono ottenere esiti opposti, come pagare gli agricoltori per non coltivare i terreni, mentre andrebbe incentivata, al contrario, la coltivazione sostenibile dei suoli che potrebbe far aumentare la produzione alimentare e ridurre parallelamente le emissioni di gas serra”.
Oggi, l’assessorato regionale dell’Agricoltura Sammartino ha emanato il bando 2024 della Sottomisura 5.2 “Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici” del Psr Sicilia 2014/2022. La dotazione finanziaria è di 5 milioni di euro. Gli interventi saranno rivolti agli investimenti per il ripristino degli agrumeti danneggiati dai seguenti patogeni: con riferimento alle pomacee, il batterio Erwinia amylovora; alle drupacee, il virus della Sharka (Ppv); per gli agrumi, il virus della Tristeza (Ctv) e il malsecco degli agrumi Plenodomus tracheiphilus. La ristrutturazione delle coltivazioni potrà avvenire attraverso varietà di particolare interesse per il mercato e ampliando il calendario di offerta degli agrumi.