Ci siamo occupati della vicenda sull’isoletta di Levanzo – quest’ultima la più piccola isola dell’arcipelago delle Egadi in Sicilia con una superficie emersa di appena 5 km² e vi si trova l’omonima comunità, frazione di Favignana (di nome uguale dell’isola) comune della provincia di Trapani – dove sulla scogliera era apparsa una struttura in metallo imbullonato destinata a solarium che aveva sollevato le proteste degli isolani e ambientalisti.
La piattaforma era stata autorizzata dal demanio marittimo della Regione Siciliana nel settembre 2020 con una superficie concessa di 810 metri quadri in totale e che ha ottenuto nel gennaio 2022 anche il permesso di costruire la piattaforma da parte del Comune di Favignana di cui Levanzo è una frazione.
Nella concessione demaniale veniva citata anche l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza di Trapani (seppure si tratterebbe di un’area protetta su cui insistono vincoli paesaggistici). Ci sono anche i pareri favorevoli della Capitaneria di porto e del Genio Civile di Trapani e l’autorizzazione dell’Agenzia delle dogane di Trapani. Al Comune di Favignana il sindaco (ex deputato della sinistra all’Assemblea Regionale Siciliana) motivava che la procedura era iniziata prima del suo insediamento.
Adesso però la Capitaneria di porto di Trapani ha chiesto alla Regione Siciliana di emettere un’ingiunzione di sgombero per liberare nell’immediato l’area portuale di Levanzo dalla struttura che si stava realizzando sugli scogli, e pertanto revocare la concessione alla ditta di Giuseppe Maurici (ex deputato regionale di Forza Italia) la Manufatti cementizi trapanesi, la stessa impresa che ha ristrutturato l’ex pensione dei Fenici di cui la piattaforma sarebbe stata al servizio.
«L’abuso c’è stato – dichiara al quotidiano La Repubblica – il capo del compartimento marittimo della Capitaneria di Trapani, Guglielmo Cassone – Così, appurate le irregolarità, abbiamo inoltrato una richiesta ufficiale alla Regione Siciliana affinché emetta l’ingiunzione nei confronti della ditta per togliere la struttura e liberare l’area demaniale. Abbiamo inoltre chiesto di revocare la concessione. Nel momento stesso in cui la Regione emetterà il provvedimento di sgombero, la Capitaneria chiederà lo smantellamento».
Dalla Regione Siciliana fanno sapere che «La richiesta sarà inoltrata alla struttura territoriale competente per valutare le azioni da mettere in campo».
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