ZES, MOLTO IN SINTESI
A partire dal 1° gennaio 2024, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – “ZES unica” – che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, sostituisce le attuali Zone economiche speciali frammentate in 8 diverse strutture amministrative. Le Zone Economiche Speciali (ZES) hanno come obiettivo l’attrazione degli investimenti, sviluppare infrastrutture, favorire la creazione di nuovi posti di lavoro e promuovere la crescita delle esportazioni e delle attività industriali. Nella Zes è possibile sfruttare importanti agevolazioni fiscali e beneficiare di rilevanti semplificazioni di carattere amministrativo e burocratico. Il credito SUD nel caso delle ZES è riconosciuto anche per l’acquisto di immobili strumentali agli investimenti, ovvero per l’acquisto di terreni e per l’acquisizione, realizzazione e ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il limite massimo per ciascun progetto di investimento è stato innalzato a 100 milioni di euro. Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nell’area ZES per almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento oggetto dell’agevolazione; Le imprese beneficiarie non devono essere in stato di liquidazione o di scioglimento.
L’EMEMDAMENTO
È stato approvato un emendamento del deputato messinese Tommaso Calderone di Forza Italia e presidente della Commissione bicamerale per il contrasto agli svantaggi derivanti dall’insularità, il quale precede che allorché saranno disposti gli investimenti per le Zes, una parte di questi soldi dovrà prioritariamente essere convogliata a beneficio di Sicilia e Sardegna.
“Questa notte la Commissione Bilancio della Camera dei deputati – scrive sulla propria pagina Fb il deputato Calderone – ha approvato un emendamento a mia prima firma di straordinaria importanza strategica. Quando verranno effettuati gli investimenti per le ZES una parte delle somme dovrà, prioritariamente, essere assegnata a Sicilia e Sardegna. Gli investimenti significano sviluppo e benessere per la nostra terra e per i nostri imprenditori. È il primo risultato conseguito dalla Commissione che presiedo da circa un mese ed è un risultato per tutta la Sicilia. È stata una lunga interlocuzione con gli Uffici, con il Ministero, con la Commissione, etc anche con opera di convincimento dialettico”.
L’OPINIONE
Potenzialmente in Sicilia potrebbero arrivare molti investimenti, staremo a vedere.
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