
Successo di pubblico per la quinta edizione della Fai Marathon 2016. Itinerari tematici e visite guidate tra i siti archeologici simbolo di Catania
Si è svolta come da programma e con un grande seguito di pubblico domenica 16 ottobre a Catania la Fai Marathon 2016, quinta edizione della manifestazione nazionale organizzata dal Fondo Ambiente Italiano dedicata ad arte, storia e cultura. Diversi e importanti siti archeologici catanesi hanno aperto le loro porte a molti giovani e famiglie: un viaggio attraverso quattro luoghi che raccontano la storia della città quali il Castello Ursino, il Teatro greco-romano, il Convitto Cutelli e la Casa del Mutilato, quest’ultima aperta per la prima volta al pubblico proprio in occasione della Fai Marathon. Una manifestazione che sul territorio nazionale ha coinvolto oltre 600 siti storici in più di 150 itinerari tematici e visite guidate, con l’obiettivo di sostenere il recupero e la fruizione dei beni monumentali di rilevanza storica.
Presenti alla Fai Marathon della città etnea il capo delegazione Fai Catania Antonella Mandalà, la responsabile del Gruppo Giovani del Fai Catania Marilisa Spironello e le delegate Marina Cafà, Melita Leonardi e Maria Licata. I visitatori sono stati coinvolti in un itinerario culturale cominciato dal Teatro greco-romano, dove i giovani volontari del Fai hanno illustrato la storia del monumento lasciando poi spazio alla lettura di alcuni passi delle Verrine di Cicerone da parte di professionisti catanesi, quali gli avvocati Carmelo Peluso e Vincenzo Trantino ed il dottor Carlo Caponcello, che hanno accolto l’invito del Fai a vestire i panni di attori.
Al Castello Ursino si è assistito alla narrazione degli affascinanti racconti su “Federico II e le sue donne” messo in scena da Elena Granata del Comune di Catania. Poi un salto al periodo borbonico con la visita al Convitto Nazionale Cutelli in cui, dopo la visita della corte a cura dell’architetto Dario D’Antoni e dei ragazzi del gruppo Fai Giovani, è stata offerta la lettura di alcuni passi delle cronache dell’insurrezione del 1837 e del processo agli insorti grazie ai giovani attori della scuola “Teatro dei Piccoli” del Teatro Gattoblu. Ultima tappa è stata la visita alla Casa del Mutilato, edificio di epoca fascista sito in piazza Teatro Massimo, per la prima volta aperto al pubblico.