L’aggressione avvenuta ieri nei confronti di un’autista al capolinea Amts di Catania da parte di un motociclista ha stimolato il dibattito riguardante le aggressioni a personale in servizio per il trasporto pubblico locale.
A esprimersi in tal senso è la Fast Confsal di Catania, che spiega come l’autista avesse agito per l’incolumità del centauro.
“Apprendiamo da organi di informazione in merito al folle episodio accaduto a Catania – afferma il segretario provinciale della Fast Confsal, Francesco Spina –, al capolinea AMTS di Nesima. L’autista di un autobus è stato inseguito da un uomo alla guida di uno scooter, risultato armato di pistola, che alla fine della corsa ha sparato un colpo d’arma da fuoco verso l’alto, dopo avere minacciato l’autista. L’unica colpa dell’autista è stata quella di segnalare con un colpo di clacson il pericolo cui andava incontro lo stesso motociclista, che guidava contromano in viale Lorenzo Bolano. Il grave episodio costituisce un altro inaccettabile episodio subito dal personale dell’AMTS. Si confermano, purtroppo, le gravi condizioni di lavoro in cui devono destreggiarsi quotidianamente gli autisti dell’Azienda di trasporto cittadina. La FAST CONFSAL esprime la propria solidarietà e vicinanza all’autista vittima dell’insano gesto, augurandogli una pronta ripresa, e a tutta la categoria. E’ un episodio che non va di certo trascurato, a testimonianza del difficile clima cittadino, e auspichiano il pronto intervento delle forze dell’Ordine e della Prefettura di Catania, affinché vengano prese tutte le misure necessarie a garantire ai lavoratori e ai cittadini il rispetto dell’ordine pubblico”.
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