La telenovela riguardante il processo seguente alla morte dell’ispettore capo di Polizia Filippo Raciti durante gli scontri del derby di calcio di Serie A Catania-Palermo del 2 febbraio del 2007 si arricchisce di un altro capitolo.
La seconda sezione civile della Corte d’Appello di Catania ha infatti rigettato per Antonino Speziale la richiesta di risarcimento danni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero dell’Interno.
Viene così ribalta la sentenza della terza sezione civile del Tribunale di Catania del maggio del 2021 che aveva condannato sia Speziale che l’altro ultrà Daniele Micale a pagare 15 milioni di euro di danni. Resta comunque in auge la condanna da parte dei giudici di secondo grado per Speziale al pagamento parziale delle spese processuali, oltre che alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dell’Interno, anche alla vedova Marisa Grasso.
L’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Speziale, pienamente soddisfatto della sentenza, afferma: “Antonio Speziale era stato condannato in primo grado a rifondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Mistero degli Interni la somma di Euro 15.063.339,66 a titolo di risarcimento dei danni patrimoniali cagionati con la morte dell’Ispettore Filippo Raciti, verificatesi in occasione dei fatti del 7/2/2007, con sentenza emessa il 13/5/2021 dal Tribunale di Catania, Terza Sezione Civile, Dott.ssa Maria Paola Sabatino. La difesa di Speziale impugnava ritualmente e tempestivamente detta sentenza ritenuta ingiusta. Ora la Corte di Appello di Catania, Seconda Sezione Civile, (Pres. Dott. Roberto Centaro, Consigliere Dott.ssa Maria Stella Arena, e Consigliere relatore ed estensore Dott.ssa Claudia Cottini), con sentenza depositata l’8 giugno 2023 in accogliendo dell’appello proposto da Speziale, ha rigettato la richiesta di risarcimento dei danni avanzata nei suoi confronti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Mistero degli Interni, escludendo l’esistenza in concreto di un danno patrimoniale risarcibile in favore delle dette Amministrazioni che sia conseguenza immediata e diretta dell’omicidio Raciti. L’Avv. Giuseppe Lipera, difensore di Speziale Antonino, soddisfatto della riforma della sentenza impugnata, condivide pienamente il ragionamento logico-giuridico effettuato dalla Corte di Appello di Catania, secondo cui le indennità e le erogazioni corrisposte delle Amministrazioni alla vedova e agli orfani della ‘vittima del dovere’, l’Isp. Raciti, trovano solo occasione nel fatto contestato a Speziale ma non possono costituire conseguenza diretta del fatto illecito e pertanto non vanno risarciti. Una cosa è certa, sento che il vento sta cambiando e non aggiungo altro“.
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