L’uomo sarà processato per direttissima per atti persecutori avvenuti davanti all’abitazione della vittima
Un comportamento che avrebbe potuto sfociare nell’ennesima tragedia di femminicidio, quello perpetrato da un ventinovenne catanese incensurato (S.G. le inziali) che alle prime luci dell’alba di domenica 23 luglio è stato arrestato dagli uomini delle volanti della Polizia. Il fatto è accaduto a Catania, in pieno centro: intorno alle 3 del mattino, la telefonata di una donna in sala operativa ha avvisato che un uomo con cui aveva intrattenuto un precedente rapporto sentimentale, si trovava sotto la sua abitazione e lanciava sassi contro la finestra della sua abitazione. Immediatamente sono intervenute le volanti che, giunte sul posto, non hanno potuto far altro che costatare che il disturbatore si era già allontanato; la vittima, contattata dai poliziotti, ha riferito delle minacce di morte ricevute dall’uomo, mostrando anche i sassi che erano rimasti sul ballatoio del balcone.
Allontanatisi i poliziotti S.G., rimasto in zona, è tornato all’attacco, stavolta scalciando contro il portone e ripetendo la sassaiola contro gli infissi, ma al nuovo intervento della Polizia di Stato, l’esito è stato ancora negativo: dell’uomo nessuna traccia.
L’assalto delle 4:30 è stato fatale al 29enne: la volante di zona, infatti, lo ha intercettato proprio mentre si trovava sul luogo. I poliziotti sono scesi dall’auto immobilizzando e ammanettandolo.
Condotto in Questura, S.G – col supporto della denuncia della vittima – è stato arrestato per il reato di atti persecutori e, su disposizione del Pm di turno, è stato confinato nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.