Di Donatella Turillo.
“Futuro Anteriore” di Margherita Mauro, con Matilde Buzzoni, Antonio De Nitto, Gloria Giacopini, e Matilde Vigna con la regia di Giulio Costa, produzione Ferrara Off, andato in scena a Catania al Piccolo Teatro della Città il 9 ed il 10 Novembre, è uno spettacolo che colpisce per la sua semplicità e profondità. La scena, volutamente spoglia, diventa un contenitore di infinite possibilità, dove i corpi degli attori si muovono con grazia e naturalezza, dando vita a quadri che si susseguono con fluidità.
Il monologo iniziale di Gloria Giacopini introduce con chiarezza il tema dell’invecchiamento della popolazione, un fenomeno che riguarda tutti da vicino. Da qui, lo spettacolo si sviluppa in una serie di scene che alternano momenti di grande commozione ad altri di ironica leggerezza.
Il tema della vecchiaia viene sfiorato con mano delicata, come un pennello che accarezza una tela, evocando emozioni profonde e intime che risuonano in ogni spettatore. Il tema universale e complesso, viene affrontato con una sensibilità che ne svela le sfaccettature più intime, senza mai scadere nel banale.
Gli attori, con le loro interpretazioni intense e autentiche, offrono un ritratto vivido e multiforme della vecchiaia. Un’opera che presenta sul palco la fragilità e la dipendenza, ma anche la forza di chi ha vissuto una lunga vita. Lo spettacolo non ha paura di affrontare temi delicati come la malattia, la perdita e la solitudine, ma lo fa con un tocco delicato e mai pietistico. Rivelando la delicatezza e la dignità di questa fase della vita, gli interpreti coinvolgono il pubblico in un percorso emotivo profondo ed intimo, trascinando lentamente lo spettatore all’interno delle proprie esperienze familiari, sfiorando quelle corde universali, talvolta ancora scoperte.
La figura dell’anziano è cambiata nel corso del tempo, e se un tempo era considerato un punto di riferimento per la famiglia e la comunità, oggi spesso si trova in una posizione di marginalità, ma indubbiamente, l’amore e la cura per gli anziani rimangono ancora, valori fondamentali. Prendersi cura di un anziano può essere un’esperienza molto impegnativa dal punto di vista emotivo, sia per l’anziano stesso che per i suoi familiari i cui rapporti possono essere messi a dura prova, generando così, importanti tensioni e conflitti interiori, e non solo.
“Futuro Anteriore” dunque, è uno spettacolo che ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il tempo che passa e sulla società in cui viviamo.
È uno spettacolo che commuove e fa sorridere, che tocca nel profondo e lascia la platea con molteplici domande: come vogliamo invecchiare? Chi diventeremo quando la coscienza svanirà tra confusi ricordi e non si avrà più la capacità di gestire il nostro corpo? Chi saremo quando la mente percorrerà strade a noi stessi sconosciute ?
La risposta è racchiusa nel senso stesso della vita.