Qualche giorno addietro avevamo pubblicato un articolo “Catania. Amministrative, Gabriele Savoca presenta i suoi assessori” con indicato il link del rispettivo video. Un nostro lettore che aveva visto e soprattutto ascoltato la citata conferenza stampa con i relativi interventi di ogni singolo componente della squadra di Gabriele Savoca, nonché specialmente l’intervento finale del leader Cateno De Luca di “Sud chiama Nord”, ci ha fatto notare un passaggio di quest’ultimo che in effetti colpisce per il ringraziamento a Pietro Currò segretario regionale del Partito repubblicano*.
“… voglio pure ringraziare – ha detto nella parte finale del suo intervento il leader di Sud chiama Nord – il segretario regionale del Partito repubblicano Pietro Currò, una delle Forze politiche definite minori ma storiche, che ha lavorato con noi senza nulla pretendere, Zacca d’altronde ne è l’espressione qui in città come tanti candidati e candidate …”.
Un ringraziamento ed una presenza che quasi, presumibilmente, potrebbe essere indicativo della posizione politica a cui si ispirerebbe il predetto movimento politico.
NOTA (per le più giovani generazioni)
*Il Partito Repubblicano Italiano (PRI) fondato nel 1895, è il più antico partito tuttora esistente in Italia ed ha mantenuto immutati il nome, il simbolo (una foglia di edera) e le basi ideologiche del mazzinianesimo e del radicalismo, chiaramente riconducibili alle elaborazioni di:
Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872, è stato un patriota, politico, filosofo e giornalista italiano, esponente di punta del patriottismo risorgimentale, le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla formazione dello Stato unitario italiano; le condanne subite in diversi tribunali d’Italia lo costrinsero però alla latitanza fino alla morte poiché egli fu convinto sostenitore dell’istituzione repubblicana contro la monarchia sabauda, le sue teorie furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l’affermazione della democrazia attraverso la forma repubblicana dello Stato);
Marco Aurelio Saffi (Forlì, 13 ottobre 1819 – Forlì, 10 aprile 1890, è stato un patriota e politico italiano, importante figura del Risorgimento italiano, Saffi fu un politico di spicco dell’ala repubblicana radicale incarnata da Giuseppe Mazzini, di cui è considerato l’erede politico), Carlo Cattaneo (Milano, 15 giugno 1801 – Lugano, 6 febbraio 1869, è stato un patriota, filosofo, politico, politologo, linguista e scrittore italiano, esponente del pensiero repubblicano federalista, di formazione illuminista e positivista, ebbe un ruolo determinante nelle cinque giornate di Milano del 1848);
Ugo La Malfa (Palermo, 16 maggio 1903 – Roma, 26 marzo 1979, è stato un politico italiano con un passato antifascista, fu tra i fondatori del Partito d’Azione nel 1942 e ministro dei trasporti sotto Ferruccio Parri, eletto nel 1946 all’Assemblea Costituente nelle file della Concentrazione Democratica Repubblicana, da lui fondata con lo stesso Parri, portò il partito a confluire nel Partito Repubblicano Italiano nel medesimo anno, ininterrottamente deputato dal 1948 fino alla morte, fu ministro del commercio con l’estero nel sesto e settimo governo De Gasperi, ministro del bilancio nel quarto governo Fanfani, ministro del tesoro nel quarto governo Rumor e vicepresidente del Consiglio dei ministri del quarto governo Moro, fu anche segretario del Partito Repubblicano Italiano dal 1965 al 1975 e suo presidente dal 1975 al 1979, suo figlio è Giorgio La Malfa, economista e saggista italiano, dal 1972 al 2013 è stato al Parlamento per il Partito Repubblicano Italiano, e parlamentare europeo per due legislature);
Giovanni Spadolini (Firenze, 21 giugno 1925 – Roma, 4 agosto 1994, è stato un politico, storico e giornalista italiano, segretario del Partito Repubblicano Italiano per quasi un decennio, nel 1981 il presidente Sandro Pertini lo nomina presidente del Consiglio dei ministri, guida una coalizione di cinque partiti dominati dalla Democrazia Cristiana (DC), diventando il primo capo di governo laico non democristiano dal 1945 nella storia della Repubblica Italiana, uno dei pochi a diventarlo da senatore, nonché l’unico a provenire dal PRI, dimessosi poco meno di due anni dopo, nel 1983 gli viene affidato il ministero della Difesa, mentre nel 1987 viene eletto presidente del Senato della Repubblica. Nominato senatore a vita da Francesco Cossiga nel 1991, diventa presidente supplente della Repubblica Italiana dopo le dimissioni di quest’ultimo e fino al giuramento di Oscar Luigi Scalfaro nel 1992. Due anni dopo perse la presidenza del Senato contro Carlo Scognamiglio).
Segui l’emittente Yvii Tv – La sera il programma di approfondimento “La Parola”
Metti “mi piace” alla nostra pagina Facebook Yvii TV
Guarda YouTube Yvii video
Altri articoli di Cronaca sul nostro sito Yvii 24.it