Un imprenditore catanese, Rosario Puglia, proprietario delle Cantine Don Saro nel territorio di Linguaglossa alle pendici dell’Etna, che aveva cercato in passato di resistere alla criminalità organizzata denunciando i propri estortori tanto da essere poi inserito nel programma di protezione quale testimone di giustizia, negli ultimi tempi risiedeva a Sant’Alessio Siculo, piccola località turistica della costa jonica messinese. Sennonché il tempo passa e il Puglia si sarà sentito come dimenticato dalle Istituzioni, dovendo anche percepire degli indennizzi risarcitori dal commissario antiracket del Governo, in mancanza dei quali la sua azienda rischia il fallimento.
Stamani, in un momento di sconforto e disperazione, l’imprenditore, si è recato nella piazzetta Belvedere sul lungomare di Sant’Alessio Siculo e per protesta ha minacciato di darsi fuoco con della benzina poiché chiede da mesi di parlare con i Giudici per esporre la difficile situazione economica in cui si trova.
Puglia si era munito di due taniche di benzina incamminandosi dalla sua casa fino alla piazzetta posta innanzi all’ufficio turistico del paese e vicino al noto promontorio. Delle persone lo hanno notato e subito hanno avvertito i Carabinieri della locale Stazione i quali si sono precipitati sul luogo.
Nel mentre che i Militari dell’Arma arrivavano sul posto, l’imprenditore si era già cosparso della benzina di una delle taniche mentre aveva in mano anche un accendino. Sul luogo intanto erano arrivati anche i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Taormina e della Stazione di Santa Teresa di Riva.
I militari dell’Arma hanno quindi iniziato ad avviare un dialogo con il Puglia per dissuaderlo dal suo intento. Tuttavia l’imprenditore ha gridato loro di non avvicinarsi altrimenti avrebbe innescato le fiamme.
I Carabinieri però, mentre continuavano a mantenere la conversazione, gradualmente e con prudenza si sono sempre più avvicinati al Puglia e, cogliendo un suo momento di distrazione, due di loro si sono letteralmente buttati sull’uomo, immobilizzandolo per terra e così salvandolo dal suo drammatico tentativo di volerla fare finita. Uno dei due militari nel bloccare l’uomo ha anche riportato un trauma ad una gamba tanto da zoppicare ed essere soccorso dal 118 che nel frattempo era anch’esso giunto sui luoghi.
L’imprenditore è stato assistito dal personale dell’ambulanza e trasportato all’ospedale di Taormina.
Sul posto erano presenti anche il sindaco di Sant’Alessio Siculo e il presidente del Consiglio comunale, oltre al Comandante della locale Polizia municipale che insieme agli altri Vigili ha interrotto il transito sul lungomare fino a quando l’ambulanza non è andata via con l’imprenditore.
Ci si augura dopo tale sfiorata tragedia che, le Istituzioni preposte, convochino l’imprenditore insieme ai propri legali, quanto meno per ascoltare le sue richieste.